Joël Dicker, esce "Un animale selvaggio" il nuovo romanzo del re dei thriller

In libreria la traduzione italiana edita da La nave di Teseo

Joël Dicker, esce "Un animale selvaggio" il nuovo romanzo del re dei thriller
di Riccardo De Palo
4 Minuti di Lettura
Giovedì 29 Febbraio 2024, 14:45 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 12:55

Sophie e Arpad Braun sembrano, in apparenza, una coppia perfetta. Lui ha un lavoro prestigioso in banca. E lei, che sta per festeggiare il quarantesimo compleanno, è un'affermata, e bellissima, avvocatessa. Vivono con i figli Isaak e Léa, rispettivamente di sette e quattro anni, in una casa da sogno, in una zona residenziale molto richiesta, sulle sponde del lago di Ginevra.

LA TRADUZIONE 

Il nuovo romanzo di Joël Dicker, Un animale selvaggio, esce il 25 marzo per La Nave di Teseo, nella traduzione di Milena Zemira Ciccimarra. L'autore svizzero utilizza un espediente classico dei thriller: rivelare a poco a poco i segreti dei personaggi, il lato oscuro che si cela dentro di noi. Si conferma, nella lettura, lo stile che abbiamo imparato ad apprezzare, libro dopo libro. Anzitutto, centellinare ogni informazione, con cambi continui di piani temporali: il crescente effetto di suspense è assicurato. Nessuno è veramente come sembra. E nessuno è completamente buono o cattivo. Tutti hanno un lato nascosto, inconfessabile, che cercano di celare ad ogni costo. Ad appena 38 anni lo scrittore di La verità sul caso Harry Quebert ha venduto quindici milioni di copie dei suoi sei romanzi precedenti, tradotti in quaranta lingue. E ora è diventato anche l'editore di sé stesso con il marchio Rosie & Wolfe, dopo la morte di Bernard de Fallois, che ha creduto in lui sin dall'inizio. Chiuso il ciclo del personaggio di Marcus Goldman - alter ego ideale dell'autore - con Il caso Alaska Sanders, Dicker torna con un nuovo thriller, ambientato tra la sua Ginevra, Saint-Tropez e l'Italia. Chi è l'animale selvaggio del titolo? Chi è l'uomo misterioso che spia la «casa di vetro» dei Braun, e si presenta con un regalo inaspettato?

LA PRESENTAZIONE DELL'AUTORE

Dicker, nell'annunciare la pubblicazione, ha definito Un animale selvaggio «un libro fondamentale per me»: «Chi ha letto i miei romanzi precedenti ritroverà l'atmosfera familiare dei miei libri: è un polar, è un thriller, è una grande avventura e soprattutto un libro che ruota attorno ai personaggi della storia. Ma c'è, credo, qualcosa di più: la dimensione psicologica? La densità dei fatti? Oppure il fatto che i protagonisti hanno dei figli (per me è la prima volta!)?» Dicker sente che la sua scrittura «si sta evolvendo». Ma è veramente così?

In questo romanzo, l'autore torna a un'ambientazione elvetica (come nell'Enigma della camera 622), dopo tanti libri ambientati negli Stati Uniti. E tocca anche temi locali spinosi, come i fiumi di soldi sporchi che trovano facile rifugio nelle banche svizzere, in un mondo in cui «è diventato molto complicato, per non dire impossibile», sfuggire ai controlli. «Il loro segreto? Il loro vero segreto si trovava nel sottosuolo del Crédit Suisse, in piazza Bel-Air. Ben nascosto, al riparo di una cassetta di sicurezza anonima come centinaia di altre». Ma Un animal sauvage non è certo un libro d'inchiesta: questi temi servono soltanto a costruire la trama, che si dipana davanti a noi, pagina dopo pagina. Cosa si cela dietro l'ossessione di proteggere l'immagine di «una famiglia perfetta», quindi la bella villa, la Porsche nel garage, i bambini modello e il marito belloccio, con doppia nazionalità svizzera e britannica?


Dicker dissemina indizi, false piste, e poi rimescola le carte, in un gioco di prestigio che lascia il lettore imbambolato.

La prima strada da seguire è il passato di entrambi i protagonisti, a Saint-Tropez; la fuga troppo repentina per non sembrare sospetta, di lui; e l'improvvisa svolta nella carriera a Ginevra, di lei. Quali sono i loro segreti? E quale sarà il casus belli che farà precipitare tutto in un gioco al massacro? «Bisogna sempre guardarsi dagli animali feriti. Quando sono in questo stato sono più pericolosi».

GLI ALTRI PERSONAGGI

Dicker racconta dei personaggi di contorno che hanno anche la statura di degni comprimari. Eric, il poliziotto delle forze speciali troppo sensibile alla bellezza femminile, e al sesso sadomaso. Fauve, il rapinatore seriale così attraente, con il suo alone di creatura luciferina. Ma, avverte l'autore, bisogna guardarsi da certi animali selvaggi che incontriamo sul nostro cammino: «Non sono come gli esseri umani. Si possono ammansire, mascherare, dissimulare. Li si può nutrire di amore e di speranza. Ma non si può cambiare la loro natura». Anche se fa parte della loro strategia, del loro fascino, farci credere di poterli indurre a cambiare vita.

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