Terremoto all'Ater di Frosinone, incarichi e doppi ruoli: Confservizi Lazio pigliatutto

Il presidente dell'Ater di Frosinone Andrea Iannarilli e il direttore generale dell'ente Massimo Serafini
di Pierfederico Pernarella
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Domenica 4 Dicembre 2022, 06:51 - Ultimo aggiornamento: 07:06

Il licenziamento dei dirigenti Nicoletta Paniccia e Alfio Montanaro sembra essere solo la punta dell'iceberg di un cambio di gestione che si registra da mesi all'Ater di Frosinone. Una rivoluzione targata Confservizi Lazio, l'associazione di imprese ed enti che gestisce servizi pubblici locali da cui proviene Massimo Serafini, l'attuale direttore generale dell'azienda territoriale che si occupa dell'edilizia pubblica della Ciociaria. E a partire dal giugno di quest'anno è diventato presidente sempre della Confservizi Lazio l'avvocato Andrea Iannarilli che ricopre la stessa carica all'Ater di Frosinone.

LA FINE DEL COMMISSARIAMENTO

L'ente, dopo anni di commissariamento, è tornato alla gestione ordinaria a partire dal luglio dello scorso anno con l'insediamento dell'attuale Consiglio di amministrazione composto dal presidente Andrea Iannarilli, dalla vice Barbara Caparrelli (entrambi in quota Pd) e del consigliere Leonida Zaccari (in quota Lega). Nel febbraio di quest'anno, quando Montanaro è andato in aspettativa per assumere l'incarico di direttore generale della Provincia di Frosinone (incarico fiduciario in scadenza insieme a quello del presidente uscente Antonio Pompeo), il Cda ha nominato direttore generale Serafini, che aveva ricoperto lo stesso ruolo alla Confservizi.

All'Ater erano pervenute soltanto due domande per l'incarico. Nuovo direttore, nuova gestione.

Il Cda da un lato e Serafini dall'altro hanno messo mano su tutti i settori dell'ente: personale, appalti, manutenzione. E a giudicare dalle delibere consiliare e dalle determine dirigenziali il filo rosso di questa rivoluzione porta il segno proprio della Confservizi Lazio di cui, come detto, a partire dallo scorso luglio è diventato presidente l'avvocato Iannarili, già alla guida dell'Ater di Frosinone.

Viene dalla Confservizi anche un dirigente, vice del direttore Serafini, nominato con una determina dello scorso luglio e quindi incaricato, con un ordine di servizio dello stesso direttore generale Serafini, di supervisionare il servizio di ragioneria e quello del personale. L'incarico avrà durata di un anno, importo complessivo 20mila euro da corrispondere direttamente alla Confservizi. Il personale sembra essere uno dei crucci dei vertici dell'Ater.

LA GESTIONE DEL PERSONALE

A settembre dello scorso anno il Cda ha dato l'incarico ad un legale esterno (10mila euro) per un parere pro veritate in materia di personale. A marzo di quest'anno Iannarilli e colleghi hanno nominato una commissione per esaminare la posizione dei lavoratori Ater. E nell'ottobre scorso alla Confservizi Lazio è stato conferito l'incarico per l'espletamento delle procedure di selezione del personale. Un mese dopo è stata nominata un'altra commissione per la rimodulazione della pianta e della dotazione organica composta da tre professionisti esterni per una spesa di 18mila euro. Prima ancora era stata nominata una commissione per la valutazione di eventuali progressioni dei dipendenti. Nel frattempo sono piovuti a pioggia incarichi per nuovi quadri.

GLI APPALTI

Passiamo al settore appalti. A luglio il Cda ha nominato una commissione di valutazione per la progettazione di Pnrr e Superbonus 110% composta da quattro professionisti esterni per un totale di spesa di 120mila euro. Sempre a luglio il presidente Iannarilli e colleghi hanno affidato l'incarico per la progettazione tecnica del Pnrr alla Confservizi Lazio. Nel frattempo era stato istituito un nuovo ufficio, per la gestione di gare e contratti, alle dirette dipendenze del direttore Serafini.

E ancora alla Confservizi, a settembre, è stato assegnato con un affidamento diretto l'incarico per la gestione degli interventi di manutenzione straordinaria degli ascensori nei fabbricati dell'Ater della provincia di Frosinone sulla scorta di un finanziamento della Regione Lazio per circa due milioni e mezzo di euro.
 

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