Pozzuoli, appalti al Rione Terra: arrestati l'ex sindaco Figliolia e l'ex dirigente Pd Oddati

Terremoto politico: le accuse vanno dalla turbativa d’asta alla corruzione

Pozzuoli, appalti al Rione Terra: arrestati l'ex sindaco Figliolia e Oddati
di Leandro Del Gaudio
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 11:51 - Ultimo aggiornamento: 12:02

Un vero e proprio terremoto politico che si abbatte su Pozzuoli e non solo. Per gli appalti su Rione Terra, arrivano arresti e avvisi di garanzia dopo le perquisizioni del 2022.

Finiscono in cella l’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, per accuse che vanno dalla turbativa d’asta alla corruzione, l’ex responsabile delle politiche regionali del Pd Nicola Oddati, ma anche l’imprenditore puteolano Salvatore Musella (che sarebbe stato beneficiato da un appalto veicolato dal comune) e Giorgio Palmucci, attuale vice presidente Confindustria Alberghi Italia, ex presidente Enit.

Due collaboratori dell’imprenditore Musella (Salvatore della Corte e Gianluca Flaminio, il quale risponde solo di traffico di influenze) vanno ai domiciliari, obbligo di presentazione per alcuni professionisti (Angelo Tortora, dipendente del Comune di Pozzuoli, stretto collaboratore dell’ex sindaco Figliolia; Giovanni Bastianelli, ex Direttore Esecutivo dell’Ente Nazionale Italiano del Turismo; Antonio Carrabba, stretto collaboratore e professionista di riferimento di Musella). È invece estraneo alle indagini il Consorzio Rione Terra. 

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Obbligo di firma per una storia di presunte tangenti l’ex consigliere regionale della Calabria Sebastiano Romeo e Luciano Santoro, ex consigliere provinciale a Taranto. 

Inchiesta condotta dai pm Capuano, Ferrigno e Sica, sotto il coordinamento dell’aggiunto Sergio Amato, decisivo il lavoro della Finanza del colonnello Paolo Consiglio e della Mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini.

Tutti gli indagati potranno dimostrare la correttezza della loro condotta e ribaltare le accuse finora vibrate.

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