Tensioni in maggioranza, chiesta l'espulsione dei consiglieri ribelli

Il municipio di Frosinone
di Gianpaolo Russo
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Sabato 7 Ottobre 2023, 08:46

«C'è chi non ha votato la delibera sul bilancio. Questo è un fatto politico». Il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli prende atto di quanto accaduto nell'ultimo Consiglio comunale. Così come prende atto che tre consiglieri non hanno sottoscritto un documento che chiedeva fiducia incondizionata sull'attività amministrativa. Il primo cittadino per ora non prende decsioni. Di certo la maggioranza è una polveriera: in primis c'è la questione legata al presidente del consiglio, Massimiliano Tagliaferri, che non ha votato la delibera, che interviene anche duramente verso i consiglieri della sua stessa maggioranza, verso gli assessori o i dirigenti. Sino alle risse sfiorate fuori al palazzo comunale. Insomma i nervi sono scoperti e nemmeno la riunione d'urgenza convocata il giorno dopo per firmare un documento di fiducia è servito a placare gli animi. Anche perché il presidente del consiglio non è stato invitato ed anzi è stato duramente attaccato, ma anche tre consiglieri di maggioranza di cui due della lista Mastrangeli Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone della Lega non hanno sottoscritto il documento. C'è chi chiede un rimpasto delle deleghe, chi un'espulsione dalla maggioranza, chi la sfiducia al presidente del consiglio. Per il momento il sindaco sembra prendere tempo e preferisce non voler decidere: «Vado avanti, non ho deciso nulla». Ma andare avanti così è ormai impossibile. Troppi distinguo, rapporti personali deteriorati, un'attività amministrativa che procede a rilento. Ieri il presidente del consiglio Massimiliano Tagliaferri è risultato irraggiungibile per l'intera giornata. Chi invece dice la sua è il consigliere Anselmo Pizzutelli: «Per me parlano gli atti. Io il bilancio l'ho votato. Se poi devo venir meno al mio ruolo di consigliere comunale e non devo fare interrogazioni per realizzare cose importanti per la città allora non ci sto più. Il mio unico interesse è quello di fare le cose per bene per Frosinone, non mi interessa la poltrona dell'assessorato ma quando vedo che c'è qualcosa che non funziona cerco di dirlo per evitare errori. Eppure vengo considerato scomodo. Sto trovando tanti ostacoli e continuerò per la mia strada sostenendo l'amministrazione come fatto sinora nei documenti programmatici più importanti ma continuando anche a dire cosa penso sulle pratiche che non condivido».

In occasione di precedenti malumori Mastrangeli aveva detto: «Non mi farò logorare, torniamo al voto». Poi era tornata la calma, evidentemente solo apparente. Il logorio continua. Non è escluso che nelle prossime ore arrivi l' espulsione dalla maggioranza di alcuni consiglieri o dello stesso presidente del consiglio. A quel punto si potrebbero aprire scenari politici nuovi senza escludere qualche clamoroso salto di banco dall'attuale opposizione in maggioranza.
Gianpaolo Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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