Il futuro del capoluogo tra ambiente e digitale: tre parchi e addio alle auto

Il futuro del capoluogo tra ambiente e digitale: tre parchi e addio alle auto
di Marco Barzelli
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Martedì 18 Luglio 2023, 08:06

L'amministrazione comunale di Frosinone ha definito il piano d'intervento per una strategia territoriale sostenibile attorno all'asse del fiume Cosa. La "road map" del futuro capoluogo è stata elaborata con il partenariato locale, organizzazioni ed enti coinvolti attivamente nell'azione 5.1 del programma 2021-2027 del Fesr Lazio: il Fondo europeo di sviluppo regionale.

Ieri pomeriggio, a seguito di una riunione con il team di esperti, il sindaco Riccardo Mastrangeli ha presentato un piano extra da 16 milioni di euro che concorre a «una svolta epocale - ha prefissato - a favore di una città moderna, sostenibile, digitalizzata e al passo con i tempi».

Sono risorse che vanno a sommarsi ai 20 milioni di euro ottenuti tramite Pnrr per la rigenerazione urbana. Nell'occasione è stata condivisa una "vision di cambiamento", la visione della smart city pronta a crescere nei prossimi diciotto mesi, investendo la metà dei finanziamenti regionali, e maturare nel giro di cinque anni grazie a questi 36 milioni di euro. È stato annunciato, tra l'altro, che il Comune acquisterà autobus elettrici per il trasporto pubblico locale.

STOP AUTO

«Vogliamo che le auto parcheggino fuori dal centro abitato - ha prospettato Mastrangeli - e che attraversino la città con la mobilità sostenibile». Alla copresenza del vicesindaco Antonio Scaccia, assessore alla transizione ecologica, è intervenuto anche Luca Masi, coordinatore del comitato tecnico scientifico di Anci Lazio (sezione regionale dei comuni) per la progettazione europea. Con loro i dirigenti comunali Marlen Frezza (ambiente e mobilità) e Benito Caringi (lavori pubblici) e il responsabile del centro elaborazione dati, Sandro Ricci. Ad anticipare la conferenza stampa è stato l'incontro illustrativo con portatori di interessi e altri amministratori comunali. Il programma regionale può contare su un investimento di 140 milioni di euro e interessa in maniera concatenata la città metropolitana di Roma (70 milioni) e i quattro capoluoghi di provincia (16 milioni per ognuno). Frosinone soffre notoriamente di inquinamento di aria, acque e suolo. Uno dei requisiti fondamentali del piano regionale, come spiegato dal coordinatore Masi, «è proprio il contrasto all'inquinamento e ai cambiamenti climatici, e la promozione della biodiversità». Sono invece ben dieci i milioni da utilizzare contro il dissesto idrogeologico delle sponde fluviali.

I PARCHI

Il progetto propone tre parchi lungo il fiume: il Parco Cosa "Urban forestry" e relativa Porta "Jean de la Fontaine", nonché il Parco delle sorgenti e il Parco Cavoni. A collegarli percorsi naturalisti urbani (Matusa-Scalo) e itinerari ciclabili, con tanto di centro ricerche, casa museo (ex Stefer) e punto informativo turistico ed enogastronomico. I percorsi andranno lungo il tratto tra il Parco Matusa e lo Stadio Stirpe, passando per il Parco de la Fontaine. Per i pedoni sarà possibile passeggiare da viale Mazzini e via Firenze-Ciamarra alla volta del Parco Matusa e da viale Roma verso l'area del Cosa e del monumento naturale "Lo Schioppo".

IL VERDE

Con l'iniziativa "Potenziale ossigeno", oltre a quella del quartiere Cavoni, verranno valorizzati i viali alberati di viale America Latina, via Verdi e via Maria. Come previsto dal Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, si procederà con la riqualificazione dei parcheggi di via Refice (ex Agip), via Puccini (ex Mancini) e via Maria. E poi ancora la riconversione della struttura "Multicolor" in zona Cavoni in foresteria, la realizzazione del centro polifunzionale "Archeologia del Cosa" nell'ex Enal di via Po, la messa in sicurezza delle aree archeologiche "Ponte del Rio" (rotatoria Brunella) e la valorizzazione delle terme romane. Nel progetto anche una rotatoria sulla strada per Casamari e un'area di scambio intermodale all'ingresso nord della città, nonché la ricollocazione dell'area mercatale in zona Selva Casarino. Al contempo anche la diagnosi energetica degli edifici comunali: le scuole "Campo Coni", "Dante Alighieri" e "Verdi", il comunale Palazzo Munari e lo stadio del nuoto. Infine, per la digitalizzazione, investimenti sulle infrastrutture tecnologiche: estensione di wi-fi, videosorveglianza e sistema di ricarica elettrica.
Marco Barzelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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