Perugia, mini parchi nel degrado. La protesta a San Marco: «Nell'area ex sagra tutto abbandonato»

Uno dei mini parchi di San Marco, avvolto nel degrado
di Riccardo Gasperini
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Venerdì 12 Aprile 2024, 08:05

Ai continui progetti che accompagnano la riqualificazione nei grandi parchi della città, si contrappone una situazione da bollino rosso per le aree verdi più piccole. I mini parchi, come vengono chiamati in tanti quartieri. In uno di questi, San Marco, c’è chi alza la voce per situazioni di «vero e proprio abbandono». I casi sono due, tanti quanto i piccoli parchi presenti nel popoloso quartiere, che vive una situazione diversa per le altre aree verdi di maggior dimensione. Certo, anche lì non mancano i problemi, ma la situazione appare diversa. Tant’è che l’ultimo sfogo dei residenti stavolta ricade sull’area dell’ex sagra paesana e sulla zona di via dell’Evangelista.
Nel primo caso, il piccolo parco a lato del parcheggio nel nucleo storico del quartiere, succede di tutto. Cartelli divelti, staccionate fatte a pezzi, erbaccia e rifiuti sparsi ovunque. «C’è anche un segnale del limite di velocità a 30 all’ora finito appeso sul tronco di n albero», dicono i residenti. Nell’altro caso regna l’abbandono per mancati interventi di cura del verde. Tant’è che al Toppo, la parte alta del quartiere di San Marco, quel piccolo parco hanno preso a chiamarlo «il bosco degli elfi».


IL DETTAGLIO
Parte proprio da qui il viaggio de Il Messaggero nelle due piccole aree verdi abbandonate. Quella del Toppo è una situazione che va avanti da tempo e che ha portato i residenti ad alzare la voce. Anche via social si sono susseguite recentemente le segnalazioni. La siepe perimetrale del piccolo parco tra via dell’Evangelista e via del Sagittario (area B10 nella mappatura ufficiale) è cresciuta all’inverosimile, tanto da invadere anche il percorso pedonale che collega le due strade. «Una volta, parliamo di anni fa, veniva effettuata sempre una manutenzione, poi più nulla…». Questo dice senza mezzi termini chi abita in quella fetta di quartiere, dove parte l’appello per una manutenzione dell’area. L’abbandono è evidente. I due tavolini con panca in legno risultano danneggiati, il verde non curato e l’unica staccionata che era presente cade quasi a pezzi. I cartelli installati per chiedere attenzione ai padroni degli animali sono quasi invisibili, perché inghiottiti dalla vegetazione. Così «dopo mille telefonate, via del Sagittario ancora come il bosco degli elfi».
L’ALTRO CASO All’incuria si aggiungono i danni nell’altra piccola area verde del quartiere, quella a lato del parcheggio ex-sagra.

La prima cosa che salta all’occhio è un cartello del limite di velocitò a 30 chilometri orari, staccato chissà dove e appeso su un albero. Le staccionate presenti risultano quasi tutte divelte e a terra non mancano rifiuti di vario tipo. Proprio dal piccolo parco parte una siepe che costeggia tutto il parcheggio e, anche questa per mancanza di manutenzione, è diventata un muro verde alto qualche metro. Qualche anno fa un lume di speranza per salvare quel fazzoletto di verde era arrivato con una bozza di progetto ideata in seguito al grande progetto di riqualificazione dell’area del terminal bus di San Marco, ma l’idea è rimasta tale. Almeno nell’altro caso c’è da registrare il successo del progetto, che dopo l’esecuzione di interventi su mobilità e regimentazione delle acque, sta per vedere partire il terzo fronte. Quello ambientale con il progetto per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Con fondi del ministero dell’Ambiente (774mila euro), San Marco sarà il primo quartiere con un piano dedicato per il contrasto alle alte temperature che caratterizzano le estati perugine. I fondi ci sono e il progetto è approvato, la svolta dovrebbe partire a breve regalando, almeno in questa fetta di quartiere, una vera svolta green.

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