Terni, la Sovrintendenza apre
al trasloco del Telamone

Terni, la Sovrintendenza apre al trasloco del Telamone
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Domenica 4 Agosto 2013, 20:32 - Ultimo aggiornamento: 20:33
​TERNI - C’ ottimismo nella parole dell’assessore alla cultura, Simone Guerra, che ieri ha incontrato Mario Pagano, il responsabile della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria che ha curato il restauro del Telamone, la statua di epoca romana rinvenuta nel 1971 a Terni e ora esposta al chiostro San Domenico di Perugia.



Al termine del faccia a faccia i due si sono lasciati con un impegno: «Il soprintendete - racconta l’assessore Guerra - verrà a Terni per fare un sopralluogo in generale e con l’occasione organizzeremo un incontro anche con il sindaco per parlare del Telamone». L’appuntamento in agenda è stato fissato per fine agosto, almassimo inizio di settembre. Dettagli, perché quello che conta è l’apertura dimostrata dal soprintendente alla richiesta di poter portare a Terni la statua, rinvenuta in seguito ad alcuni lavori di scavo condotti dall’Enel.



«Non posso dire - ammette l’assessore Guerra - che il Telamone tornerà a Terni, ma di certo in questa direzione comincia a muoversi qualcosa». Di sicuro sono pesate le parole del sindaco Leo Di Girolamo che in vista di questo faccia a faccia ha rilasciato al Tg3 dell’Umbria una dichiarazione netta: «La soprintendenza ci dica quali sono le condizioni da rispettare per riportare il Telamone a Terni». Insomma, quel gioco di squadra invocato da alcuni consiglieri comunali in un’apposita interrogazione comunale comincia ad intravedersi, e il trasloco del Telamone non appare più come unsogno nel cassetto. Certo, ci sono diversi ostacoli da superare.



A cominciare da quelli logistici. Il trasporto dell’opera, che venne portata a Terni nel sesto secolo da Villa Adriana per realizzare porta Romana all’inizio della Flaminia (opera mai compiuta), non è cosa semplice. La statua pesa otto quintali ed è alta quasi due metri.Operazione costosa, ma non impossibile. Più complicato individuare il luogo dove sistemare la statua. A Terni, è stato ribadito più volte, il museo archeologico del Caos non garantisce le dovute misure di sicurezza, anche se il furto di una statua così grande non è semplice come rubare una fibula d’oro. C’è anche Carsulae e il progetto “Antica via Flaminia” che piace tanto al sindaco Di Girolamo. «Proprio a Carsulae - ricorda Guerra - abbiamo esposto di recente un statua di un bacco ritrovato». Piccolo particolare: il bacco non ha la testa e per questonon vale un granché.
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