Ecco la riforma del Ministero
la Sovrintendenza a Chieti: L'Aquila
si mobilita per evitare lo scippo

La sede della Sovrintendenza (Vitturini)
di Marianna Galeota
3 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Gennaio 2016, 10:14
L'AQUILA - Sarà con molta probabilità Chieti la sede abruzzese della nuova Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Abeap) che nascerà con il decreto a firma del ministro Dario Franceschini a completamento della riforma del Mibact iniziata lo scorso anno. Il decreto prevede infatti la fusione in unico organismo delle Soprintendenze Archeologiche e delle soprintendenze Belle Arti e Paesaggio (Beap) con l'inevitabile conseguenza che la Beap diretta dalla soprintendente Maria Giulia Picchione che ha oggi sede all'Aquila si accorperà all'Archeologica di Chieti.

«In base a quanto scritto nell'allegato al decreto la città prescelta è proprio Chieti - afferma Elvezio Sfarra, responsabile regionale Cisl beni culturali e ambientali - L'allegato contrasta però con il decreto in cui è L'Aquila la città individuata come sede. Una discrepanza che va chiarita prima che sia troppo tardi. La segretaria nazionale si metterà in contatto con il ministero». Sfarra annuncia battaglia se si concretizzasse l'ipotesi di uno spostamento a Chieti che è già sede del Polo museale d'Abruzzo, diretto da Lucia Arbace. «Qualora fosse così è chiaro che combatteremo per L'Aquila- aggiunge - Sarebbe assurdo portare la nuova Soprintendenza a Chieti. È sempre stata nel capoluogo e non si può espropriare una città di tutte le sue sedi istituzionali». Le conseguenze del decreto potrebbero comportare «uno scippo» per il capoluogo che resterebbe così solo sede della Soprintendenza speciale unica archeologica, artistica e paesaggistica per la città dell'Aquila e i comuni del cratere, diretta dalla soprintendente unica Alessandra Vittorini. Una soprintendenza questa, istituita ad hoc per il capoluogo, che quindi avrebbe vita e funzioni fino all'esaurimento dei cantieri della ricostruzione. Con il decreto di Franceschini aumentano i presidi di tutela nel Paese che proprio per l'archeologia, passano dalle attuali 17 Soprintendenze Archeologiche alle nuove 39 soprintendenze unificate.

LE REAZIONI
Il capogruppo di Forza Italia Guido Quintino Liris richiama il sindaco Cialente, e il Consiglio comunale «ad alzare le barricate contro l'ennesimo tentativo di scippo alla città». «Un fatto gravissimo perché L'Aquila è da sempre capoluogo di arte, storia e cultura, basti pensare solo al patrimonio che possiede, quasi interamente vincolato - precisa Liris-. Dopo gli scippi già perpetrati ai danni del capoluogo, in ultimo la vicenda della sede dell'Arap, ora si affaccia anche questa ipotesi. Dopo che siamo stati svenduti dal centro sinistra in ogni ambito, la cultura resta l'ultimo baluardo da difendere con i denti». «Il tutto è in linea con il programma di distruzione della città e del territorio che il centro sinistra regionale e nazionale - aggiunge - Vedo la totale inerzia delle istituzioni locali e dei parlamentari aquilani che dovrebbero difendere la città». «Non credo più alla buona fede, non credo più alle coincidenze- conclude- L'Aquila è sotto attacco e chi governa è complice della svendita del nostro territorio. Chiederò con un ordine del giorno per opporre resistenza ai continui atti di delegittimazione a cui il capoluogo è sottoposto. È ufficiale, siamo in guerra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA