Mafia capitale, il dossier sul vicesindaco
«Tra Buzzi e Nieri rapporto fiduciario»

Mafia capitale, il dossier sul vicesindaco «Tra Buzzi e Nieri rapporto fiduciario»
di Cristiana Mangani e Sara Menafra
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Martedì 14 Luglio 2015, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 08:27

Un rapporto fiduciario che lega Salvatore Buzzi, il ras delle cooperative, al vice sindaco Luigi Nieri. La commissione d’accesso guidata dal prefetto Marilisa Magno dedica un intero paragrafo della sua relazione all’amministratore capitolino, citando atti dell’inchiesta e intercettazioni dalle quali il legame tra i due emergerebbe in maniera ancora più evidente.

Specifica che il vicesindaco non è indagato ma parla apertamente di «disponibilità» nei confronti di Buzzi. È il 28 maggio del 2013 quando Buzzi spiega a Emilio Gammuto, dirigente coop, i suoi rapporti con entrambi gli schieramenti politici che si sono contesi il Comune di Roma affermando, tra l’altro, di essere in trattative corruttive anche con l’amministrazione comunale subentrante. «Se vinceva Alemanno - chiacchiera Buzzi - ce l’avevamo tutti comprati, partivamo fiuuuuuuu...c’amo l’assessore ai lavori pubblici. Tredicine doveva sta’ assessore ai servizi sociali, Cochi andava al verde. Cochi non è comprato però è un amico. Alemanno....che cazzo voi di più». E Gammuto replica: «E mo vedemo Marino, poi ce pigliamo e misure con Marino, tramite Luigi Nieri».

Il dialogo si sposta sui “conquistati” dall’organizzazione e Buzzi dice: «Noi c’avemo Ozzimo....quattro: Ozzimo, Duranti, Pastore e Nigro».

Scrivono i prefetti: «In relazione alla campagna elettorale a favore di Romina Raffo è stato registrato in data 17 maggio 2013, un “contributo campagna elettorale Luigi Nieri” di cinquemila euro, erogato dalla cooperativa 29 giugno riconducibile a Buzzi». «La disponibilità di Nieri - evidenzia il documento senza giri di parole - nei confronti di Buzzi, e quindi a favore del sodalizio, si rileva chiaramente nell’ambito delle dinamiche finalizzate alla nomina del nuovo capo del V Dipartimento promozione servizi sociali e della salute».

LA NOMINA Il caso in questione è già noto, si tratta della sostituzione di Angelo Scozzafava, allora Direttore del V Dipartimento. Scozzafava va via e leva al sodalizio criminale «un importante punto di riferimento». Gabriella Acerbi che lo ha sostituito appare molto meno disponibile. Buzzi spinge per Walter Politano, che lui considera «soggetto funzionale ai propri scopi». È a questo punto che il 31 ottobre del 2013 invia a Nieri una serie di sms per chiedergli un appuntamento e per confrontarsi sulla scelta di un capo Dipartimento che, qualora non fosse stato Politano, avesse risposto alle loro esigenze.

«Buongiorno Luigi - scrive - volevo dirti che l’avvicendamento della Acerbi con Politano è una scelta molto apprezzata da noi e altre realtà come la nostra ma in tarda serata abbiamo appreso che forse non è più così: per noi è molto importante avere un capo dipartimento che conosciamo in un assessorato di fondamentale importanza». Nieri chiama Buzzi ma trova la segreteria.

I due si risentono e il vice sindaco gli spiega che Politano non è passato per un problema di pianificazione politica. Alle insistenze di Buzzi, Nieri, evidenziano i membri della commissione prefettizia, «lo rassicurava». «La manovra - è ancora il contenuto della relazione - non sortiva esito positivo a causa dell’ostracismo dimostrato dall’Assessore alle politiche sociali Rita Cutini, motivo per cui il Dipartimento veniva affidato a Isabella Cozza, definita comunque da Figurelli una persona fidata».

IL MINISTRO Il documento è sul tavolo del ministro Alfano che ha praticamente finito di leggerlo, anche se le sue conclusioni non verranno portate in consiglio dei ministri prima della fine del mese di luglio. Sulla sua valutazione finale potrebbero pesare i contenuti di un’altra relazione in arrivo: quella dell’Anac, chiamata a controllare gli atti su proposta dell’assessore alla sicurezza Alfonso Sabella.

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