Pendolari, diventa un incubo il treno di rientro da Roma: convogli sulla "linea lenta", ritardi di un'ora

In crisi chi torna a Terni, Spoleto, Foligno e Perugia dopo una giornata di lavoro o di studio della Capitale

La stazione di Perugia
di Luca Benedetti
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Lunedì 26 Giugno 2023, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 09:52

Ci risiamo. I pendolari si ritrovano ancora una volta a fare i conti con ritardi e disservizi. Stavolta sono i treni di ritorno da Roma che, quotidianamente, riportano a casa gli umbri che lavorano nella Capitale, a finire nel mirino del Coordinamento comitati pendolari dell’Umbria. Ritardi legati al fatto che quei treni vengono deviati in maniera quasi sistematica sulla linea lenta e i ritardi si accumulano. A volte fino a sfiorare l’ora. Un disagio che pesa per i pendolari ternani, spoletini, folignati e perugini.
«Una situazione-spiega Gianluigi Giusti del Coordinamento- che riguarda almeno uno dei treni regionali veloci che partono dalla stazione Termini. Basta dare uno sguardo al nostri studio del TardaViaggio con i dati messi in fila da Sergio Fortini per rendersene conto».
NEL MIRINO
Per esempio il regionale veloce 4734 che parte dalla stazione di Roma Termini alle 19.02 e arriva a Perugia alle 21.39, dal 2 gennaio al 9 giugno per 40 volte alla stazione di Terni ha accumulato un ritardo dai 6 ai 15 minuti. Per 49 volte quella fascia di ritardo ha toccato che scendeva ad Assisi e per 42 volte i pendolari folignati. In proporzione è andato peggio il rilevamento dei dieci giorni che vanno dal 12 giugno al 22 giugno, cioè dopo l’entrata in vigore dell’orario estivo. A Terni quel treno è arrivato quattro volte con un ritardo tra i sedici minuti e la mezz’ora. Con lo stesso ritardo due volte a Foligno tre ad Assisi e quattro a Perugia. Ma non è soltanto quel regionale veloce a far drizzare le antenne al Comitato dei pendolari.
«I convogli sovraregionali ricadenti in fascia oraria protetta pendolari, che hanno avuto a volte problemi, per vari motivi nell’accesso alla linea di Alta Velocità Roma-Firenze- spiegano dal Comitato- il regionale veloce numero 4732 Roma- Perugia delle ore 18.02, il regionale veloce 4158 Roma-Ancona delle 18.31. Tra l’altro sono treni con forte massa critica». Forte massa critica significa che nelle giornate di punta portano anche 500 umbri che rientrano dalla Capitale. Secondo il Coordinamento si «sta ripetendo una situazione, quella riguardante l’accesso alla linea Alta Velocità Roma- Firenze, già vissuta nel 2017 e agli inizi 2018 che portò il Coordinamento a scrivere sia il 31 luglio che il 9 ottobre 2017 e infine a febbraio 2018 sia al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture che all’ Autorità di Regolazione dei Trasporti oltre che alla Regione Umbria e Toscana, ad Rfi e a Trenitalia. Proprio dopo quelle nostre segnalazioni in una deliberazione dell’ Autorità si faceva riferimento a quella situazione. Per questo si sta valutando di porre la questione di nuovo all’attenzione sia del Ministero che all’ Autorità di Regolazione dei Trasporti». Insomma un doppio esposto da parte del Coordinamento forte anche del fatto che l’accordo quadro tra Regione Umbria e Rfi che prevede come, di fatto, i treni dei pendolari vadano fatti transitare lungo la direttissima.
I MOTIVI
Ritardi legati al passaggio in linea lenta dei convogli che potrebbero essere legati anche, oltre a situazioni contingenti, ai lavori sulla Bologna-Prato–Firenze che fino a settembre hanno un peso sui treni umbri. In testa il Tacito che ha un’attestazione al mattino a Firenze Campo di Marte e far proseguire i passeggeri fino a Bologna con una Freccia che diventa una sorta di Navetta e poi dal capoluogo emiliano i passeggeri riprendono un intercity. Situazione opposta per il rientro da Milano con la navetta Freccia da Bologna a Campo di Marte. Il passaggio che i passeggeri del Tacito hanno sul Frecciarossa non ha un costo aggiuntivo.
Ma i pendolari, con una recente lettera spedita in Regione all’assessore Enrico Melasecche, hanno segnalato anche i problemi legati al treno regionale veloce 4945 che parte da Terni alle 10.09 e arriva a Roma Termini alle 11.14.

Con il fatto che il convoglio finisce in linea lenta i pendolari segnalano ritardi tra la mezz’ora e i 50 minuti. Un treno che porta anche oltre 350 umbri a Roma. Per questo il Coordinamento ha chiesto alla Regione un incontro con Rfi.

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