E anche di questo hanno parlato ieri papà Michele e mamma Teresa arrivati a Perugia per portare alcune cose alla figlia Anna e per incontrare Annamaria Greco, il sostituto procuratore a cui è stato coassegnato (con il capo Raffaele Cantone) il fascicolo sulla morte di Andrea dopo il recente pensionamento dell’aggiunto Giuseppe Petrazzini. Al magistrato, accompagnati dai loro avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli, i genitori dello studente hanno chiesto un ulteriore «sforzo investigativo» per accertare - come ipotizzano loro - se Andrea in quell’appartamento fosse davvero solo. «Nostro figlio era un abitudinario - ha spiegato Michele Prospero -, chiudeva sempre la porta a chiave. Perché, se era anche solo, quella dell’appartamento è stata trovata non chiusa?». Altre perplessità dopo aver in qualche modo incamerato l’ipotesi del suicidio, seppur nato da un’istigazione. E i familiari questa risposta la aspettano da E.V., noto ad Andrea come Valemno, essendo stato l’ultimo a parlare con lo studente e ad averlo visto vivo nell’ultimo video inviato in chat prima di morire e poi cancellato. Ma qualcun altro ha avuto modo di vederlo e scaricarlo prima dell’eliminazione?
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