Panicale, ustionato nell’incendio: muore un ex maresciallo

Era stato salvato dalle fiamme dal giovanissimo Raffaele Paolucci

Il Pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli
di Gianni Agostinelli
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Sabato 30 Marzo 2024, 09:56

Non ce l’ha fatta l’anziano che una settimana fa era stato avvolto dalle fiamme in un incidente nel cortile di casa. L’ottantottenne Valentino Colasimone è morto ieri mattina all’ospedale Cardarelli di Napoli dove era stato trasportato in emergenza venerdì scorso con gravi ustioni e ferite riportate a causa delle fiamme di un piccolo fuoco appiccato dall’uomo nei pressi della propria abitazione. Dalle ricostruzioni seguenti pare che l’uomo sia stato colpito da un ritorno di fiamma conseguente all’accensione del fuoco con cui stava bruciando e sterpaglie.
L’incidente era avvenuto nel retro della casa di Colasimone, tra boschi e oliveti, in zona Macereto, alle porte di Tavernelle. L’uomo era molto conosciuto in paese anche perché per molti anni era stato maresciallo dei carabinieri a Panicale. L’anziano, che lascia moglie e quattro figli, era stato ritrovato tra le fiamme dal giovanissimo Raffaele Paolucci che passando nella zona dell’abitazione aveva sentito per primo la voce dell’uomo che gridava, chiedendo acqua.
Il quattordicenne Raffaele, che stava costeggiando il torrente Nestore assieme al compagno di scuola Filippo, è stato il primo ad accorgersi di quel che stava accadendo e seguendo i lamenti dell’uomo e il fumo grigio che saliva oltre il tetto della casa era riuscito a scavalcare la recinzione per verificare in prima persona. Nel momento del suo intervento l’anziano era cosciente ma visibilmente ferito: stava cercando di spegnere le fiamme che gli avevano avvolto le gambe. «Si rotolava a terra» ha raccontato il ragazzo che in quegli istanti si è adoperato per riuscire a spegnere le fiamme gettando erba fresca sulle ferite. «Ho cercato di spegnere le fiamme che avevano già bruciato i pantaloni – racconta Raffaele – ed ho subito preso il telefono per chiamare i soccorsi».
Grazie alla prontezza di riflessi del quattordicenne i soccorsi si sono subiti adoperati. Attraverso le indicazioni telefoniche con gli operatori sanitari e poi con i Vigili del fuoco si è capita immediatamente la gravità della situazione, tanto che si è mosso l’elisoccorso ospedaliero.
Colasimone era stato trasportato subito all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia ed i medici, dopo averlo stabilizzato e verificato le condizioni avevano deciso per un pronto trasferimento nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Da quel momento sono trascorsi giorni di cure e grande apprensione per i familiari dell’uomo. Le ustioni avevano interessato gran parte del corpo dell’uomo e l’assoluta gravità della situazione era parsa immediatamente chiara.
Purtroppo ieri mattina è iniziata a circolare in paese la notizia, presto confermata, della sua morte. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Panicale. All’uomo era andato il pensiero ed il conforto di Eleonora, la madre del giovane Tommaso, sperando che la situazione potesse avere un diverso epilogo. La speranza però è venuta meno a distanza di sette giorni dal terribile incidente.
Resta il lutto dei familiari e di tutta la comunità di Panicale e Tavernelle.

Restano anche le azioni, tra tutte quella del quattordicenne Raffaele Paolucci. Per lui valgono le parole spese da Aurelia Brita, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Panicale – Piegaro – Paciano, dove Raffaele frequenta la terza media: «Per l’esempio di buon cittadino che è. Gesti altruistici sono per tutta la comunità un segnale forte di impegno, e i ragazzi hanno bisogno di comprendere quanto l’essere d’aiuto agli altri sia fondamentale per vivere insieme. La nostra scuola promuove da sempre la collaborazione, l’accoglienza, l’inclusività e possiamo solo essere grati a Raffaele per essere stato così coraggioso, determinato e altruista di fronte ad una situazione molto pericolosa».

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