Intelligenza artificiale e machine learning sempre più importanti per le aziende

L’80% delle persone concorda sul fatto che queste innovazioni siano fondamentali

L'intelligenza artificiale
di Guglielmo Sbano
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Venerdì 7 Luglio 2023, 10:30

Workday, azienda leader in applicazioni cloud aziendali per la gestione finanziaria e delle risorse umane, ha pubblicato i risultati del suo ultimo studio sul tema dell'intelligenza artificiale (Ia). La ricerca esamina la diffusione dei sistemi di Ia nelle organizzazioni e la percezione che i leader aziendali hanno su vantaggi, sfide e opportunità di questa nuova tecnologia.

Dai dati raccolti, è emerso che quasi tre quarti (73%) dei business leader sentono la pressione di implementare l'intelligenza artificiale nelle loro organizzazioni, ma la stragrande maggioranza è cauta nel rinunciare a troppo potere decisionale.

Nel sondaggio condotto su 1000 responsabili d’azienda provenienti da tutto il mondo, il 93% ha affermato che è importante che le persone mantengano la supervisione su intelligenza artificiale e machine learning nel prendere decisioni significative. Nonostante le grandi potenzialità dell’intelligenza artificiale, permangono preoccupazioni in merito all’etica e all’accuratezza dei dati. Più del 90% degli intervistati ha affermato di utilizzare attualmente l’intelligenza artificiale nelle proprie attività operative al fine di gestire il personale, i ricavi o entrambi, e l’80% concorda sul fatto che Ia e Ml siano in grado di aiutare i dipendenti a lavorare meglio e a prendere decisioni migliori e più performanti. La necessità di investire in quest’area sembra evidente: l’80% delle persone coinvolte nel sondaggio, infatti, concorda sul fatto che queste innovazioni siano fondamentali per mantenere elevato il livello di competitività della propria organizzazione. 

Tuttavia, nonostante l’adozione diffusa e l’ampio consenso sull’opportunità di utilizzare le moderne tecnologie, restano forti e decise le preoccupazioni in merito alla loro accuratezza, all’etica e alla sicurezza. A questo proposito, il 77% degli intervistati è preoccupato per la tempestività e l’affidabilità dei dati sottostanti, il 39% considera il potenziale bias come un rischio elevato quando si considera l’Ia e il 48% cita i problemi di sicurezza e privacy come i principali ostacoli all’implementazione. E ancora, solo il 29% ha affermato di essere molto fiducioso che Ia o Ml vengano applicati nel più totale rispetto dell’etica nel business in questo momento. La percentuale è però in crescita in vista dei prossimi cinque anni (52%).

Dalla valutazione che i leader aziendali fanno circa l'impatto dell'Ia sulla forza lavoro di oggi e di domani, quasi la metà (45%) ritiene che le nuove tecnologie andranno a beneficio dei lavoratori, aumentando le possibilità di lavoro e creando nuovi percorsi di carriera. Il 43% è più cauto, avvertendo che esse sostituiranno alcune attività, causando una certa disoccupazione tra i lavoratori. Il 12% è più dubbioso e afferma che Ia e Ml sostituiranno completamente gli esseri umani avendo un impatto negativo sui lavoratori. Mentre i leader concordano sul fatto che sia fondamentale l’apporto umano nell’utilizzo di sistemi basati sull'intelligenza artificiale, il sondaggio ha anche rilevato una carenza di competenze per un’implementazione di successo. Quasi tre quarti (72%) degli intervistati, infatti, ha dichiarato che la propria organizzazione non ha le competenze per implementare completamente le due tecnologie e una percentuale leggermente superiore (76%) ha affermato che la propria conoscenza delle applicazioni basate su di esse necessita di un miglioramento. 

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I risultati completi dello studio, tuttavia, identificano un riconoscimento diffuso del potenziale dell'Ia per trasformare i processi aziendali, insieme a lacune significative su come arrivarci.

«Il nostro ultimo studio conferma che l’intelligenza artificiale e il machine learning sono essenziali per avere successo nel mondo del lavoro, sempre più in costante evoluzione. Tuttavia, le organizzazioni stanno riscontrando difficoltà nell’implementazione di queste tecnologie a causa di un considerevole deficit di competenze. Allo stesso tempo, anche l’operatività delle strategie di AI e Ml rallenta a causa, in particolar modo, della mancanza d’integrazione dei dati e delle preoccupazioni dei dipendenti, i quali temono di poter essere sostituiti dalla tecnologia», ha affermato Jens Löhmar, Cto Continental & Dach, Workday.

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