Windows 8 su tablet, smartphone
e portatili: il sistema è identico

Windows 8, stesso sistema per telefoni e portatili
di Federico Rocchi
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Martedì 27 Novembre 2012, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 20:07
ROMA - Con molto coraggio, e qualche polemica, l’azienda di Redmond ha colto l’occasione per rompere con il passato conservativo. Windows 8, studiato per i dispositivi con schermo sensibile al tocco ma utilizzabile anche con un vecchio mouse, un sistema operativo davvero innovativo , per qualcuno anche troppo. Il tradizionale ambiente di ufficio non è entusiasta della scomparsa del tasto start che portava all’elenco dei programmi (che può comunque essere ripristinato tramite app dedicate). Guardando al mercato con ottica di medio periodo, però, non si può negare che la scelta di Microsoft abbia più di una freccia al suo arco, già l’ufficio del presente si basa sull’uso contemporaneo di numerosi dispositivi ben diversi dal classico computer da tavolo. Un sistema operativo che ritroviamo praticamente identico su tablet, telefoni e portatili convertibili sarà certamente avvantaggiato sui concorrenti e renderà più facile la vita ai suoi utilizzatori.



La caratteristica fondamentale di Windows 8 è l’interfaccia utente chiamata Modern UI, realizzazione grafica e funzionale di un ambiente in cui tutti gli elementi sono fusi fra loro. Si basa sull’uso di riquadri che non sono più vecchie icone statiche rappresentanti file e programmi ma spazi colorati che possono visualizzare informazioni prelevate in diretta dalla rete o fornite dalle applicazioni installate (le quali possono anche scambiarsi dati fra loro senza passare per il copia-incolla). La caratteristica genetica di Windows 8, quindi, è l’integrazione fra gli elementi del sistema, l’utente non deve più preoccuparsi di lanciare quel programma per fare quell’operazione specifica ma naviga con continuità all’interno dei servizi in maniera trasparente. Per garantire questo tipo di funzionamento è sostanzialmente obbligatorio il collegamento alla rete. L’intenso uso degli spazi cloud (ovvero degli spazi di memoria sui server della casa madre) da parte di molti programmi e applicazioni permette di disporre dei propri file ovunque, senza il pericoloso (per la diffusione dei virus) uso di chiavette USB o altri dispositivi fisici di memorizzazione.



L’altra innovazione, apparentemente riservata al marketing ma nei fatti in grado di cambiare la vita degli utenti meno smaliziati, riguarda l’integrazione dello Store da cui si possono ottenere app all’interno del sistema operativo, come ormai tutti i concorrenti offrivano da tempo. Con lo Store tutto diventa più semplice, chi realizza un’applicazione (o programma come si diceva una volta) può metterla a disposizione in uno spazio web ufficiale noto al sistema e che ne garantisce il funzionamento, chi ne cerca una può utilizzare le capacità di ricerca dello Store per trovarla mettendola a confronto con altre simili, gratis o a pagamento. Infine, anche le aziende sono facilitate perché esiste una procedura detta sideloading che permette di installare su tutti i dispositivi lo stesso insieme di applicazioni in maniera automatizzata e autonoma, una procedura possibile anche in passato ma a cura dell’amministratore della rete, con i relativi costi da sostenere.
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