Con Google Chrome OS pc più leggeri
e veloci: hard drive e programmi sul web

Con Google Chrome OS pc più leggeri e veloci: hard drive e programmi sul web
di Flavio Pompetti
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Domenica 22 Novembre 2009, 16:07 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 23:09
NEW YORK (22 novembre) - Preparatevi a dire addio allo schermo del computer che si inceppa tra una pagina e l’altra del web. Poi salutate una volta per tutte i trojan horse, i malware e tutti gli altri virus che vi affliggono come un’influenza stagionale o una malattia cronica, senza il beneficio di un vero vaccino preventivo. E il desk top che troneggia sulla scrivania? Anche quello ha i giorni contati, da quando Google ha spiegato esattamente cosa c’è dietro il sistema operativo Chrome OS che si appresta a lanciare l’anno prossimo.



L’azienda di Mountain View aveva già annunciato il nuovo prodotto lo scorso luglio con grande avarizia di particolari, e da allora gli smanettatori più esperti giuravano di essere sulla traccia di fantomatici siti supersegreti che contenevano il codice. Venerdì Google l’ha reso pubblico a beneficio dei più curiosi, i quali non ce la fanno ad aspettare il tempo di vederlo assemblato direttamente sui booktop e i laptop associati, che dovrebbero essere in vendita entro la fine del prossimo anno.



«Il futuro dell’informatica è sulle nuvole» va ripetendo da qualche tempo Google. Chrome OS promette di trasferire sulla rete e sul cloud computing l’hard drive, la “dura madre” della memoria, che oggi ingombra, appesantisce, e distingue nel prezzo un processore dall’altro.



«Ascoltare musica, guardare video, chattare con gli amici, scrivere e-mail e documenti, usare i videogiochi sono attività che si fanno via internet, niente di questo deve stare per forza sul computer» ha detto Sundar Pichai, vicepresidente della gestione prodotto nel presentare Chrome OS. Lo stesso accadrà per gran parte delle applicazioni che oggi sono acquistate individualmente dagli utenti, o installate nelle macchine al momento dell’acquisto, così pure come per i file personali, per i quali Google aprirà enormi parcheggi telematici direttamente sulla rete.



Il vantaggio evidente di tale operazione sta nella leggerezza e nella velocità. Le macchine del futuro saranno poco più che schermi di collegamento, e la loro forma e dimensione sarà liberata dai requisiti attuali per spostarsi sempre più verso la telefonia mobile. L’attesa per l’accensione e per il collegamento alla rete, che oggi richiede in media 45 secondi, sarà compiuta tramite Chrome OS in 7 secondi.



L’altra novità è che Google non inizia dall’alto della gamma, ma introduce la nuova tecnologia dal basso dei booktop, anche se è prevedibile che i desktop non saranno risparmiati a lungo dall’assalto.



In ballo c’è naturalmente l’egemonia della Microsoft, che domina con Windows il mercato dei sistemi operativi mondiali con una presenza del 90%. Sullo sfondo c’è invece l’intero futuro del funzionamento dei computer. Google offre già da oggi con Docs e Gmail la possibilità di ospitare sul web messaggi, documenti, database e presentazioni a partire da un qualsiasi palmare o computer collegato alla rete. Chrome OS rilancia tale proposta a programmi e memoria, con la speranza di arrivare prima e di far meglio dei suoi concorrenti, i quali sono già sulla stessa strada, ma con minore determinazione.
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