Moto X, lo smartphone top della gamma Motorola da marzo nei negozi

smartphone Motorola Moto X
di Federico Rocchi
3 Minuti di Lettura
Sabato 15 Febbraio 2014, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 12:29
Finalmente nei negozi a marzo, in versione nera e bianca e dopo mesi di solo commercio elettronico, lo smartphone Motorola Moto X. Il top di gamma

Motorola, venduta da Google a Lenovo pochi giorni addietro, si aggiunge al già noto Moto G e sarà venduto nella versione con 16 Gb di memoria interna non espandibile a 399 euro. Il dispositivo sarà distribuito da Tech Data Corporation, uno dei maggiori a livello mondiale con 120.000 rivenditori in oltre 100 paesi. Secondo Enrico Pappolla, direttore della Divisione Mobile di Tech Data Italia, il successo del più economico Moto G potrà estendersi al ben più prestante Moto X che ha nel riconoscimento vocale hardware l'esclusiva freccia al suo arco. Cuore del Moto X, infatti, è la cpu Motorola "X8 Mobile Computing System" che in un solo blocco incorpora i due core del processore Qualcomm Snapdragon S4Pro da 1.7GHz, i quattro core della Gpu Adreno 320 dedicata alla grafica e ulteriori due core dedicati al riconoscimento vocale e alla gestione dei sensori. Grazie a questi due ultimi due sub-processori dedicati il telefono è sempre in ascolto, pronto al comando vocale a distanza senza necessità di toccare lo schermo, e sempre pronto allo scatto fotografico senza intaccare durata della batteria e prestazioni generali.



IL MICROFONO

Il comando vocale non è una novità assoluta ma solo Moto X ha un processore dedicato (si legge di futuri prodotti LG dotati di caratteristiche simili) riuscendo a superare quelle incertezze che gli utenti Android conoscono nell'uso di app di comando vocale come Samsung S-Voice o LG Voice Mate (solo in inglese) oppure disponibili dallo store come Atooma o Vlingo. Chiunque, però, può provare il livello di sviluppo di Google Now premendo la piccola icona a forma di microfono nella barra di ricerca, solitamente disponibile nella home. Il software, sfruttando la sola potenza di calcolo a disposizione dalla cpu principale, riconosce parole da ricercare ma anche comandi come "ricordami di comprare il latte" oppure "chiama" seguito dal nome del contatto.



LA SVEGLIA

Funziona, ma prima bisogna toccare lo schermo o sbloccare il telefono vanificando i vantaggi del comando vocale altrimenti comodissimo. Per mettere una sveglia, ad esempio, basta premere il solito microfonino e dire "metti la sveglia alle sette" oppure "svegliami tra cinque ore". Moto X, invece, è sempre all'ascolto sul comodino e basta pronunciare le parole "OK Google Now" e dare ulteriori comandi, in italiano.

La durata della batteria è giustamente al centro del progetto. Basta scuotere il polso due volte per attivare la fotocamera da 10MP ma grazie al secondo coprocessore il giroscopio necessario per riconoscere il movimento viene acceso solo con il telefono fuori dalla tasca, salvando energia. Il led di notifica, inoltre, è stato sostituito dalla gestione intelligente del display da 4,7 pollici (720 linee) chiamata Active Display. Le notifiche sono visualizzate discretamente accendendo solo una piccola parte di schermo, di tipo Oled che non necessita di retroilluminazione completa divoratrice di energia, ma solo se il display non poggia sul piano. Un vero smartphone.



LE FUNZIONI

Il Moto X è un telefono comodo a tutto tondo, studiato per l'uso con una sola mano grazie al design dal dorso curvo da top di gamma. Il vetro è Gorilla Glass resistente a graffi e impronte e c'è un rivestimento idrorepellente interno (che non garantisce impermeabilità). Tramite la funzione Motorola Connect si possono gestire notifiche e messaggi direttamente dal Pc collegato mentre il telefono rimane lontano ed è facile, con l'app Motorola Migrate, trasferire contenuti, messaggi, cronologia chiamate e contatti nella SIM da un altro telefono Android verso Moto X (e da iOS attraverso iCloud anche il calendario eventi). Motorola Assist, infine, potrà leggere e rispondere ai messaggi in arrivo oppure filtrare le chiamate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA