Secondo Lyons, il punteggio da 0 a 1 non è pensato per essere un indicatore assoluto della credibilità di un utente; esso è piuttosto uno dei tanti indicatori usati da Facebook per determinare i rischi sulla sua piattaforma. In un'altra intervista Lyons ha fornito un esempio: «Se una persona ha segnalato un articolo come falso e quell'articolo è risultato tale, potremmo dare un peso maggiore alle segnalazioni future di quella persona rispetto a quelle di chi fornisce indiscriminatamente avvertimenti su tanti articoli, inclusi quelli che finiscono per risultare veri». Come questo sistema funzioni, resta un mistero cosa che potrebbe essere una nuova fonte di polemiche per Facebook e i gruppi della Silicon Valley che fanno affidamento sugli algoritmi per prevedere i comportamenti delle persone.
Non è mancato chi ha fatto un paragone al sistema apparentemente in uso in Cina da maggio e in base al quale ogni cittadino viene giudicato in base al suo comportamento sociale, finanziario, legale e online.
A chi non si comporta bene, viene negato di viaggiare o di accedere a prestiti e forme di assistenza del governo. Un po' come succede alla protagonista della puntata della serie «Black Mirror» intitolata «Nosedive», in cui le persone vengono giudicate via app da 1 a 5.
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