L'accesso a Facebook, al pari di altri cinque milioni di siti, è bloccato in Iran per questioni morali. Ma la popolazione, composta per il 60% da under 30, aggira la censura attraverso i proxy e i server stranieri. Si ritiene che oggi siano oltre 17 milioni gli utenti del social nella Repubblica Islamica.
Lo scorso anno, sulla scia delle proteste di piazza scoppiate al termine delle ultime elezioni presidenziali, le autorità iraniane hanno creato il primo team per il controllo della rete Internet e intensificato i controlli e le restrizioni all'accesso del web. Non solo, come ha spiegato Ali Bali, ufficiale della speciale unità di cyber-polizia iraniana, citato dal sito d'informazione Yjc, il social network è anche «il più pericoloso e disgustoso strumento di spionaggio» che gli Stati Uniti impiegherebbero in Iran e negli altri Paesi della regione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA