Rugby, Sei Nazioni: dopo 13 anni è Grande Slam per l'Inghilterra, Francia ko 21-31

Rugby, Sei Nazioni: dopo 13 anni è Grande Slam per l'Inghilterra, Francia ko 21-31
di Christian Marchetti
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Sabato 19 Marzo 2016, 23:13
L'ultimo Grande Slam era datato 2003. Gli anni della grande Inghilterra campione del mondo. Del computer Jonny Wilkinson, del capitano Martin Johnson (poi non tanto amato ct), del semidio Lawrence Dallaglio in terza linea, del fulmine Jason Robinson. Tanto per citarne alcuni. Oggi, dopo 13 anni, l'Inghilterra ha ritrovato il trionfo: prima la Calcutta Cup, poi la Triple Crown per tornare al dominio nel Regno Unito, infine la marcia trionfale. La vittoria 21-31 oltremanica, in casa della "odiata" Francia, e una gioia immensa. Merito soprattutto di un ct, Eddie Jones, abituato ai miracoli (si veda il Giappone vittorioso con il Sudafrica in Coppa del Mondo) e capace di conquistare il cuore degli esigenti tifosi inglesi sin da subito. Nel 2003, al suo posto, c'era un certo Clive Woodward.

RESPONSABILITA'
Allo Stade de France, insomma, è la serata dei Sudditi di Sua Maestà. Nonostane al "Pronti, via" sembra che a dominare sia esclusivamente la tensione: Itoje placca Spedding in aria e regala un calcio facile facile a Machenaud. Fallaccio anche dall'altra parte e Farrell, al 4', pareggia dalla piazzola. La Francia di Guy Novès preme; eccessiva per il suo orgoglio anche soltanto l'idea di passare per vittima sacrificale. Cala allora grande pressione sulla retroguardia degli ospiti. Nella ventidue inglese commette però fallo in ruck, Farrell calcia via la minaccia e, sugli sviluppi, Care mette a segno la prima meta del match. E' l'11'. Il piede di Machenaud riporta i Bleus a -4, ma è soltanto l'anticamera della doppietta di Care: 6-17. Prima dell'intervallo e, alla ripresa delle ostilità, Machenaud capitalizza altri tre calci di punizione.

CORAGGIO
La sfida tra i calciatori è ufficialmente iniziata. Farrell risponde per il 15-20, l'avversario francese 18-20. I tizi in maglia blu non regalano neanche le briciole. Agli inglesi serve una marcia in più: al 55', grande ripartenza di Billy Vunipola dalla base della mischia, con scarico per Youngs che a sua volta offre un pallone d'oro ad Anthony Watson per la segnatura del +7. Prezioso il piede di Machenaud per il 21-25 che tiene ancora viva la squadra di casa. Poi, però, tocca nuovamente a Farrell, che, tra 71' e 77', allunga sul 21-31.
Gli inglesi finiscono esultando, saltando. L'unico segno di "umanità" dopo un torneo condotto da robot, come nel 2003. A proposito: in quel torneo l'Italia giunse penultima, con due punti, davanti al Galles fermo a zero.
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