Rugby Sei Nazioni, l'Italia volta pagina dopo il ko in Galles, Smith riparte dalla mischia per sfidare la superFrancia

Rugby Sei Nazioni, l'Italia volta pagina dopo il ko in Galles, Smith riparte dalla mischia per sfidare la superFrancia
di Paolo Ricci Bitti
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Lunedì 3 Febbraio 2020, 12:48
dal nostro inviato
CARDIFF I conti, a leggerli e a rileggerli, non tornano, ma è solo apparenza. La bastonata di 42 punti a zero scaricata sabato dal Galles al Principality Stadium sulla schiena degli azzurri nella prima giornata del Sei Nazioni è scaturita da una sconcertante quanto logica prova di inefficacia.

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Un incipit da incubo per il nuovo corso del ct Franco Smith e del capitano Luca Bigi che domenica affronteranno a Parigi una Francia caricata a mille: ieri la banda di sbarbatelli di Galthie ha piegato sulle ginocchia i veterani inglesi vicecampioni del mondo dello spocchioso Jones che alla vigilia aveva detto: «Saremo brutali». Sbagliato, doveva dire brutalizzati perché è finita 24-17, bianchi mai in partita, un capolavoro dei bleus.
 


INEFFICACIA
Riassunto della debacle azzurra. Possesso di palla: Galles 48%, Italia 52%. Occupazione del territorio: Galles 52%, Italia 48%. Placcaggi riusciti: Galles 87% (su 163), Italia 85% (su 143). Mischie: Galles vinte 5 e perse 3; Italia vinte 6 e perse 2. Touche: Galles vinte 13 e perse 2; Italia vinte 14 e perse 1. Calci di punizione concessi: Galles 9, Italia 10. Numeri che lasciano intendere un match equilibrato e non il baratro 42-0 che include 5 mete per i Dragoni, che sono effettivamente di un altro pianeta, ma insomma. Come è stato possibile per gli azzurri non segnare nemmeno una meta con queste statistiche? Come è stato sprecato il netto predominio della mischia chiusa azzurra, fonte primaria del gioco, che ha scritto il Sunday Times - «ha oscurato quella gallese». Oscurato.

Mischia e touche, con un brillante debutto di Cannone, hanno allora garantito un ottimo possesso, ma poi l'Italia ha gettato, mentre si arrabattava per superare la difesa gallese, un patrimonio di 12 palloni. Allora la catacombale sconfitta si spiega in maniera semplice e drammatica allo stesso tempo: i gallesi sono stati chirurgicamente efficaci, gli italiani sono stati totalmente inconcludenti. Carenti soprattutto nella fase del gioco in cui i gallesi sono stati maestri: la contesa del pallone su punti di incontro, quando attaccanti e difensori sono lottano corpo a corpo per il pallone. Il gallese Tipuric, premiato Mvp a dispetto dei suoi compagni che hanno segnato spettacolari mete, ci ha distrutto in questi frangenti, mentre gli azzurri hanno alzato la testa solo quando sono entrati i rincalzi Licata, Riccioni e Fischetti.

Vanificato allora il lodevole tentativo del neo ct Smith, che ha avuto meno di un mese per assemblare la squadra, di variare il gioco di attacco con la doppia apertura Allan (voto5)-Canna (6) che tuttavia non ha garantito quell'indispensabile gioco al piede mancato pure all'estremo Minozzi.

E forse le convocazioni di ieri di Tuivaiti, Bisegni e Ruzza predicono qualche variazione di assetto: il primo è un buon cacciatore di palloni , mentre il secondo fa pensare a un possibile ritorno di Minozzi all'ala. A Parigi una reazione azzurra è indispensabile ripartendo dalle buione prove di mischia e touche.

DONNE MAI COSÌ IN ALTO
Il fine settimana gallese ha comunque riservato ottimi segnali per il futuro del movimento: gli under 20 si sono imposti con autorità 7-17, mentre le donne hanno spazzato via le rosse 15-19 divenendo la quinta squadra al mondo, mai così in alto.

Paolo Ricci Bitti

Primo turno: Galles-Italia 42-0; Irlanda - Scozia 19-12; Francia - Inghilterra 24-17. Classifica: Galles p. 5; Francia, Irlanda p. 4; Scozia, Inghilterra p. 1; Italia p. 0. Secondo turno (dirette DMax): 8 febbraio Irlanda-Galles alle 15.15, Scozia-Inghilterra alle 17.15 ; 9 febbraio Francia-Italia alle 16.
 
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