Boxing day, il Leicester cade a Liverpool
ma resta in vetta: l’Arsenal ne prende 4
Crollo United, van Gaal: «Potrei lasciare»

La gioia del Southampton e la delusione di Walcott
di Benedetto Saccà
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Sabato 26 Dicembre 2015, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 22:51
Il Leicester City ha perso con il Liverpool, ma è riuscito comunque a conservare la vetta della Premier League, sfruttando la sconfitta raccolta in serata dall’Arsenal, rimasto secondo in classifica a due lunghezze dal vertice. Al Saint Mary’s Stadium il Southampton ha battuto di netto i Gunners, volando sulle ali di un esterno destro di Cuco Martina, indovinato dai 25 metri: nel secondo tempo, a sigillare l’esito, una doppietta di Long e una rete di José Fonte hanno arrotondato il risultato (4-0). Un poker pesante.

Nel pomeriggio del Boxing day, invece, la squadra di Claudio Ranieri è caduta dopo aver inanellato dieci risultati utili di fila: ad Anfield Road ha incassato il gol del belga Benteke (0-1) e non ha più indovinato la strada utile per riequilibrare il punteggio. I Reds adesso sono ottavi. E, martedì 29, il calendario opporrà il Leicester proprio al Manchester City, ora terzo con un ritardo di tre punti rispetto al vertice. In particolare oggi i Citizens hanno steso il Sunderland all’Etihad grazie ai gol di Sterling, Yaya Touré, Bony e de Bruyne (4-1). Inutile la rete di Borini. Nella ripresa, poi, Bony ha anche sbagliato un calcio di rigore.

Il centro della giornata l’ha però conquistato il Manchester Utd. Ha perso di nuovo, ha subìto addirittura la terza sconfitta consecutiva in Premier, la quarta includendo la Champions, e non accadeva dal 1961, e adesso il suo tecnico Louis van Gaal dondola davvero sul filo dell’esonero. I vertici del club prenderanno una decisione nell’arco delle prossime ore: e, al momento, la stampa inglese è sicura del licenziamento. «Sono io che potrei lasciare, non è detto che debbano essere gli altri a mandarmi via», ha confidato l’olandese. «Devo parlarne con la dirigenza. Non è detto che sia il club a dovermi mandare via. Io sono il primo a volere un colloquio con il consiglio del Manchester, con i membri del mio staff e con i giocatori. Sui quali ora c’è troppa pressione e le cose si stanno facendo difficili. Credo sia per questo che non riescono a giocare: nel primo tempo di oggi non abbiamo fatto niente. Io cerco di fare qualcosa ma tutto questo potrebbe aumentare e dobbiamo risolvere il problema», ha concluso.

Oggi a piegare (0-2) i Red Devils è stato il piccolo Stoke City di Mark Hughes, peraltro attaccante dello United tra il 1980 e l’86, e fra l’88 e il ‘95. L’ex romanista Bojan Krkic ha sbloccato il risultato dopo appena 19 minuti, poi ha servito l’assist vincente all’ex interista Arnautovic, bravo a realizzare il gol del raddoppio. A stringere, il Manchester ha offerto una prova inguardabile, tanto che Rooney ha rilevato il pessimo Depay all’inizio della ripresa: giusto nel finale Fellaini ed Herrera hanno tentato di dimezzare lo svantaggio. Ottimo, invece, lo Stoke.

Una doppietta di Kane e una rete di Carroll hanno regalato al Tottenham, quarto, la vittoria sul Norwich (3-0), mentre il Chelsea di Hiddink non è andato al di là del pari contro il Watford (2-2) ed è rimasto 15esimo. Determinanti, a Stamford Bridge, Diego Costa, Deeney su rigore, ancora Diego Costa e Ighalo. A dieci minuti dal triplice fischio, Oscar ha fallito un tiro dal dischetto.
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