Italia, sconfitta con onore al 4 Nazioni
capitan D'Incecco: «Ce la siamo giocata»

Il capitano della Nazionale D'Incecco in azione
di Serena Cerracchio
2 Minuti di Lettura
Domenica 11 Dicembre 2016, 21:05
La Nazionale italiana esce sconfitta dal primo Torneo Quattro Nazioni ad Alcazar de San Juan chiudendo all’ultimo posto dietro la Russia, vincitrice, Spagna e Portogallo. Un solo gol segnato nella sfida contro le portoghesi ma nel complesso in molti si aspettavano una débâcle che non c’è stata. Con il capitano, Ersilia D’Incecco, abbiamo analizzato il torneo, ma anche la sua nuova avventura alla Lazio e quello scudetto alzato a Montesilvano lo scorso giugno.

Cosa vuol dire essere capitano della Nazionale italiana?
“Siamo arrivati in Spagna senza sapere chi avrebbe portato la fascia al braccio. Il mister me l’ha detto nella prima riunione, un’ emozione unica. La fascia passa da Nicoletti a me: spero di essere alla sua altezza e di rappresentare l’intero movimento e la nazione nel migliore dei modi”.

Le emozioni?
“Se non la vivi non puoi raccontarla. Indossare questa maglia è qualcosa di unico, forse ancora non ce ne rendiamo conto ma nei prossimi giorni ci sveglieremo e ci chiederemo chi dovremo ringraziare per questa opportunità”.

Commentiamo il torneo. Come esce l’Italia?
“Siamo venute qui per confrontarci con tre potenze del futsal mondiale, mancava solo il Brasile. Spagna, Portogallo e Russia si sono giocate sempre i primi posti del Mundialito in questi anni e non sono nate ieri. Siamo soddisfatte perché tutto fa esperienza quindi è vero che abbiamo perso tutte e tre le gare ma siamo state in gara un tempo con il Portogallo e ce la siamo giocata con la Russia (che poi ha vinto a punteggio pieno). Forse con la Spagna non siamo riuscite ad approcciare al meglio la gara ma comunque sono soddisfatta della mia squadra e della mia Italia”.

Capitolo Lazio, come valuti questi mesi considerando la supercoppa italiana che giocherete a gennaio?
“Nel girone di andata non siamo andate benissimo ma nell’ ultimo periodo abbiamo dato continuità ai nostri risultati e siamo in crescita. Abbiamo cercato di inserire tutti i consigli tecnici e tattici del mister, quindi diciamo che l’ anno finisce bene. E poi il prossimo potrebbe iniziare meglio con la supercoppa che prepareremo al meglio”.

Il 2016 di Ersilia: uno scudetto con il Montesilvano e la Nazionale...
“Ho chiuso lo scorso anno in bellezza perché ho alzato un trofeo risultato di anni di lavoro con il Montesilvano e con la mia squadra. Passare alla Lazio non è stato facile perché integrarmi tatticamente nel gioco di Daniele Chilelli non è stato facile. Ora però mi sento pronta quindi non posso che essere soddisfatta di questo 2016. Sperando che il 2017 sia ancora meglio…”.

(Foto credit Cassella/Div. c5) 
© RIPRODUZIONE RISERVATA