Eretum casa delle piccole Women, la Responsabile Fusco "Un sogno che si realizza"

Eretum casa delle piccole Women, la Responsabile Fusco "Un sogno che si realizza"
di Alessandro Monteverde
3 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Febbraio 2020, 10:11
Il viaggio lungo il calcio in rosa nella regione Lazio prosegue a tappe in quel di Monterotondo. Qui l'Eretum Women, affiliata Ravenna Fc, raccoglie i frutti delle semine lungimiranti fatte negli anni. Così, dopo un virtuoso percorso di crescita a livello di prima squadra, quest'anno sportivo ha regalato alla società eretina la prima scuola di calcio prettamente al femminile con ben venticinque iscritte. A guidare la direzione organizzativa e tecnica di questa meravigliosa realtà è Fabiana Fusco, allenatrice patentata nonchè difensore centrale in Eccellenza.

Fabiana raccontaci del tuo ruolo tecnico/dirigenziale all'interno dell'Eretum Monterotondo...

"Da settembre ad oggi il mio ruolo è quello di responsabile della scuola calcio femminile e mister insieme ad altre due ragazze della prima squadra. Ma non mi vorrei limitare a parlare di responsabile perché con queste ragazze abbiamo creato un vero e proprio legame. L’Eretum mi ha dato una grande opportunità e non finirò mai di ringraziarli."

Sappiamo che la Scuola Calcio femminile ha avuto un grande successo e c'è tanto entusiasmo e curiosità intorno a questa nuova realtà...secondo te qual'è il motivo principale di queso risultato così importante in termini di iscritte?

"Il motivo principale è sicuramente stata la ventata positiva che in estate ha portato il mondiale femminile dove la nostra nazionale ha fatto molto bene. Poi non meno importante le ragazze stesse felici del nuova realtà hanno contribuito piano piano a spargere l’entusiasmo e da 16-18 ragazze siamo arrivate a 25." 

Come è nata la tua passione per il calcio e dove hai mosso i primi passi?

"La mia passione per il calcio nasce sin da piccola ma con assenza di strutture per bambine e diciamo ancora un po’ di scetticismo intorno al calcio femminile inizio a giocare solo nel 2000 a Villanova di Guidonia dove grazie all’unione di un gruppo di appassionati si creò una squadra di sole ragazze."

Hai avuto difficoltà nel corso della tua vita a svolgere e lavorare nel mondo dello sport che ami?

"Purtroppo all’inizio come detto non è stato facile, quando eravamo protagoniste di partite contro i maschi anche i genitori avversari all’inizio erano un po’ contrariati. Ma con il tempo per fortuna questi stereotipi si sono superati ed anzi oggi quando andiamo a giocare in varie strutture tutti ci guardano affascinati.

Cosa vedi negli occhi delle piccole calciatrici che alleni?

Passione, voglia di imparare e tanta gioia. È come se realizzassero il loro più grande desiderio. Questo perché loro stesse hanno chiesto ai genitori di poter giocare e non il contrario...per loro è un sogno che si realizza. "

Sappiamo che sei anche una giocatrice molto apprezzata della prima squadra. Come coniughi il doppio impegno e cosa ti da più soddisfazione?

"Diciamo che come per le bambine sono spinta in primis da una grande passione. Cerco di trasmettere anche a loro quello che provo io quando mi alleno o gioco una partita. La soddisfazione più grande è vedere che questo messaggio gli arriva forte e chiaro e lo mettono in pratica ogni allenamento e partita, è una soddisfazione doppia"
© RIPRODUZIONE RISERVATA