Mart Crowley, scompare il commediografo che “incendiò” Broadway con “The Boys in the Band”

Un momento di "The Boys in the Band”
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Lunedì 9 Marzo 2020, 19:19
Lo scrittore, sceneggiatore e commediografo statunitense Mart Crowley, autore della commedia The Boys in the Band (1968), che scatenò una rivoluzione mettendo sul palcoscenico di Broadway per la prima volta la vita di un gruppo di uomini gay, è morto ieri all’età di 84 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dal giornalista newyorchese Michael Musto su Twitter, precisando che Cromley ha avuto un infarto, è stato operato d’urgenza ed è deceduto pochi giorni dopo l’intervento ospedaliero.

Nato il 21 agosto 1935 a Vicksburg, nel Mississippi, dopo la laurea all’Università Cattolica d’America, Crowley si trasferì a Hollywood, dove lavorò nel settore della produzione televisiva prima di essere assunto come assistente dall’attrice Natalie Wood, conosciuta sul set del film Splendore nell’erba nel 1961 diretto da Elia Kazan. Dichiaratamente gay, il 14 aprile 1968 la sua opera teatrale The Boys in the Band fece il suo debutto al Theatre Four di New York, rimanendo in cartellone per 1.001 repliche sino al 6 settembre 1970. La commedia di Off Broadway ebbe sorprendente successo e consenso di critica e pubblico. Molti furono i personaggi famosi che non persero l’occasione di vedere in scena i nove ragazzi omosessuali che si riuniscono per una festa di compleanno. Tra questi Marlene Dietrich, Groucho Marx e il sindaco di New York John Lindsay. L’opera segno una vera e propria svolta teatrale, che anticipò lo stesso movimento omosessuale americano, che iniziò le battaglie l’anno successivo, nel 1969, in seguito ai disordini alla Stonewall Inn di New York. 
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