Grandi opere per piccoli: alla Scala spettacoli e laboratori dedicati a bambini e ragazzi

Cenerentola per bambini alla Scala
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Sabato 14 Settembre 2019, 21:35
In corrispondenza con la ripresa dell’attività scolastica, anche il Teatro alla Scala e il Museo Teatrale alla Scala riprendono le loro attività per i giovani spettatori. Il progetto “Grandi opere per piccoli”, che compie 5 anni, è una delle grandi novità e senza dubbio uno dei maggiori successi delle ultime stagioni scaligere: l’idea di presentare i grandi titoli del repertorio ridotti a dimensioni temporali e adattati a strutture drammaturgiche a misura di bambino, affidandoli alle fresche forze musicali dell’Accademia, ha suscitato un entusiasmo travolgente.

In cinque anni, il progetto ha superato le 150 rappresentazioni e coinvolto oltre 250.000 fra ragazzi, familiari e insegnanti. Per festeggiare questo straordinario successo, dal 21 settembre torna in scena il titolo con cui il progetto è nato: La Cenerentola per i bambini diretta da Pietro Mianiti con la regia di Ulrich Peter: 25 rappresentazioni aperte a scuole e famiglie fino al 5 aprile 2020. Protagonisti ancora una volta i giovani allievi dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici della Scala, tra i quali nella parte di Angelina si alternano Anna-Doris Capitelli (diplomata nel 2019, già ascoltata in diverse produzioni scaligere tra cui il concerto di Natale 2018 diretto da Diego Fasolis) e Valeria Girardello (che frequenta il 2° anno del Biennio 2018-2020). Con loro, la voce recitante di Michele Nani nella parte di Rossini.

Come negli ultimi anni, i ragazzi entrano al prezzo simbolico di un euro. Dopo La Cenerentola presentata nel 2014 il progetto è proseguito con Il flauto magico e Il ratto dal serraglio per i bambini, nel 2018 è tornato Rossini nell’anno del centocinquantenario con Il barbiere di Siviglia per i bambini e nel 2018/19 è stata la volta di Donizetti con L’elisir d’amore per i bambini.

“Grandi opere per piccoli” è stato in questi anni anche una palestra per giovani direttori, tra i quali Michele Gamba e Maxime Pascal che sono impegnati proprio in queste settimane sul podio di due opere “per i grandi”: rispettivamente L’elisir d’amore e Quartett.

L’offerta scaligera per i giovanissimi include anche i Concerti per bambini - un ciclo seguitissimo di pomeriggi domenicali dal 24 novembre 2019 all’11 ottobre 2020 - animati ogni volta dall’intervento di un attore. Anche il Museo Teatrale riprende l’attività per i più piccoli con i laboratori a cura di Augusta Gori. Dal 5 ottobre riprende il classico Museo mia Musa!, una serie di incontri per bambini dal 6 ai 10 anni in cui scoprire il magico mondo del teatro. Dalla recitazione al canto, dal trucco alla scenografia, dalla danza ai costumi: un viaggio affascinante in compagnia di artisti ed esperti. Ci sono ancora posti disponibili.

Dal 20 ottobre torna Torneo al Museo, un laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni che nasce dalla fascinazione creata dagli inconsueti avvenimenti che accadevano dentro le sale magiche del Teatro alla Scala. Pranzi in platea e sul palcoscenico, feste da ballo, feste in maschera, veglioni, lotterie, evoluzioni, quadriglie, tornei di scherma, gioco dei fiori, fiere di beneficenza … e persino tornei equestri dentro il Teatro alla Scala!

I bambini costruiranno parte della decorazione dell’uniforme delle dame, dei cavalieri e dei trombettieri a cavallo. Il 26 ottobre è la volta di Buongiorno Museo, un laboratorio interattivo per famiglie (bambini da 6 a 11 anni) in cui si esplora (letteralmente) il vasto mare del teatro e della musica. Fra isole di canto e note trasportate dalla corrente, i più piccoli navigheranno alla scoperta delle opere liriche più famose, che potranno persino interpretare.

Infine, il 27 ottobre riprende anche Brilla, Museo! il laboratorio aperto ai bambini più piccoli (4-5 anni).
Nella fase di gioco, i bambini scopriranno e interprete­ranno le note musicali. Si può vedere come un prequel di Buongiorno Museo: prima si imparano le note, poi si mette in pratica quanto appreso attraverso brani tratti dalle opere.
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