Sul palco del piccolo e curato spazio nel quartiere Garbatella, insieme a Toscanelli ed alla voce di Masaria Colucci, c'è anche il giovanissimo Orazio Rotolo Schifone, pugliese d'origine e romano d'adozione. Insieme i due, interpretano una storia vecchia come il mondo, in cui è la passione carnale a manovrare gli uomini, vittime e carnefici di loro stessi e dei loro desideri più nascosti, a cui soccombono per i limiti che la società gli impone. La storia di Carlos si spiega così, tra vita e memoria, quella pubblica che il mondo ha imparato a conoscere e quella indefinita e nascosta, che rivive nei ricordi degli uomini che lo hanno amato in gran segreto: Alfredo e Juan, finalmente portata alla luce dalla pregevole operazione teatrale di Toscanelli e Metalli. Dietro il velo del sogno, in costante equilibrio tra passato e presente, prende vita un sostenuto triangolo amoroso tra i tre uomini, in cui il divo Gardel è colpevole inconsapevole delle pene d'amore dei suoi amanti. Così, come fossero allo specchio, ognuno osserva l'immagine dell'altro e di se stesso, alla costante ricerca di una felicità a cui non arriveranno mai. Frammenti di vita nascosti e mimetizzati dal prolifico percorso artistico di Gardel, interrotto bruscamente nel giugno del '35 a causa di un incidente aereo che lo consacrò definitivamente ad indiscusso divo del genere.
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