"Libri per ogni palato", è il festival letterario di Foggia tra dibattiti e prelibatezze

"Libri per ogni palato", è il festival letterario di Foggia tra dibattiti e prelibatezze
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Lunedì 30 Giugno 2014, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 19:40

Dalla storia di Bartali che salv centinaia di ebrei dagli eccidi nazisti al tema della complessit come nuovo approccio all’esistenza umana. Dalla

tentacolarità della Rete alla tv come camera di specchi e macchina di banalità. Dai serial killer sempre più sinistramente “protagonisti” delle cronache nere spettacolarizzate dai talk televisivi alle emozioni raccontate da grandi giornalisti inviati di guerra. Dal baratro del consumismo fino all’eros di coppia e al talento di giovani autrici belle e in gamba che hanno dibattuto sul ruolo della donna oggi.

Ce n’è stato davvero per tutti i gusti dal 27 al 29 giugno in questa terza edizione del Festival letterario di Foggia “Libri per ogni palato”, ormai prestigiosa kermesse culturale organizzata dal consorzio Start Capitanata (che raccoglie un centinaio di aziende della filiera agroalimentare dauna) in collaborazione con la Fondazione Banca del Monte di Foggia, la Promodaunia, e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Foggia e del Ministero dell’Università e Ricerca scientifica.

E non a caso gli argomenti trattati hanno toccato temi di forte impatto legati al rapporto fra società e contemporaneità con illustri docenti, studiosi, vip della cultura e dell’informazione, scrittori di grido, figure di alto profilo che hanno attirato nella piazzetta Federico II di Foggia, location degli show letterari, un pubblico numerosissimo e attento che non si è alzato dalle poltroncine durante tutta la sequenza degli interventi.

Sul palco si sono alternati infatti Oliviero Beha, Marco Emanuele della Link Campus University e Piero Gaffuri, direttore uscente del portale della Rai, nella prima giornata; Michele Cucuzza, Carlo Freccero (che ha svolto con la sua nota verve intellettuale una interessantissima lectio magistralis sui massmedia tratta dai contenuti del suo ultimo vibrante libro “Televisione), Paolo Di Mizio, il sociologo dell’Accademia di Belle Arti di Catania Gianpiero Vincenzo e il criminologo Ruben De Luca, nella seconda; il sessuologo volto noto di Sky Fabrizio Quattrini e quattro giovani autrici (Giusella De Maria, Alessia Bottone, Giulia Martani e Alessandra Macchitella), nella quarta.

«Il tema del Potere, quello della democrazia che diventa demagogia perfettamente rappresentato dalla parola chiave Videopolis, e quello del dialogo fra generi e dell’eros di coppia trattato nella terza serata intitolata alla Bellezza, sono stati i temi di sicuro richiamo della manifestazione – sottolinea Carmine Castoro, direttore scientifico del festival, giornalista e filosofo della comunicazione - Tutti gli autori, giorno per giorno, sono stati uniti da una stessa traccia di esperienze e competenze professionali o accademiche, e sono riusciti a trovare la giusta modalità divulgativa per catturare l’attenzione e, perché no, la voglia di imparare dei tanti giovani e adulti intervenuti come spettatori. Nonostante il caldo e le sirene delle partite di calcio mondiali in tv.

«Dobbiamo davvero registrare un salto di qualità e un incremento del pubblico in questa edizione di “Libri per ogni palato” – fa eco Roberto Parisi, giornalista, direttore organizzativo e vero inventore del festival stesso due anni fa, quando lo fece nascere dal nulla e per un puro slancio di passione verso la scrittura e la cultura della città -. La piazzetta era sempre piena in ogni ordine di posto a sedere. Gente che seguiva con rigore, facendo domande, creando dibattito, comprando i libri: una scena bellissima davvero. La presenza del consorzio Start Capitanata, oltre che garantire il giusto supporto economico e strategico all’arrivo e all’ospitalità di tanti ospiti così prestigiosi, ha offerto la possibilità di degustazioni di vini, prodotti locali e vere prelibatezze gastronomiche. Quindi una full immersion anche nelle tradizioni e nei sapori della nostra zona che fa da trampolino turistico».

Momento particolarmente commovente della kermesse, il collegamento telefonico fatto con Luigi Di Cicco, figlio di un boss della camorra, con cui il popolare anchorman Rai Cucuzza (cui è andato il premio Città di Foggia, un prodotto artigianale dei maestri di “Terra e Fuoco”) ha scritto a quattro mani il libro “Gramigna”: un ragazzo che ha scelto di non seguire il baratro della malavita organizzata e di affrontare con coraggio la via della legalità per la quale, ha detto in diretta con la sua voce amplificata in piazza, «bisognerebbe creare percorsi più facili, più affascinanti, per attivarla e difenderla, evitando che la gente scelga schemi di vita non regolari e si dimentichi di essere onesta».

Commosso anche Paolo Di Mizio, ex caporedattore del Tg5 e volto popolare della nightline della rete, quando, presentando il suo libro di poesie di imminente pubblicazione, ha ricordato le notti passate in Iraq sotto le bombe da inviato di guerra, e tremava alla sola idea che avrebbe potuto, non tanto morire, quanto non avere il figlio che desiderava. Evento poi felicemente avvenuto al suo ritorno con due splendidi figli che hanno coronato una carriera luminosa e una sua squisitezza caratteriale che non è passata inosservata al pubblico di Foggia.