Hillary Clinton a Venezia, dopo il red carpet alla Mostra del Cinema, va oltre la sua nuova vita di produttrice. La sua attenzione è indirizzata all'impegno per le donne, ad esempio guarda al futuro delle ragazze afghane, come racconta, ed è alla base del documentario dedicato alla prima giovanissima sindaca di quel paese che fatica a rinascere e che andrà in onda su Netflix. L'ex segretario di stato americano partecipa come ospite di onore ai Dvf Awards, i premi della fondazione di Diane von Fürstenberg, che ha voluto Venezia come sede per la cerimonia di assegnazione del riconoscimento dedicato alle donne.
LA PRODUZIONE
Il documentario sulla giovane sindaca afghana si intitola Ìn Her Hands e Hillary Clinton lo ha prodotto con la figlia Chelsea. Assicura di ritenersi molto fortunata per quel rapporto consolidato negli anni, un'intesa speciale, anche se non è stato facile. C'è spazio anche per una riflessione sulla politica internazionale, perché la Clinton, sconfitta alle presidenziali da Donald Trump, crede che le interferenze russe siano ancora in azione. E Putin resta pericoloso. L'arrivo della Clinton a Venezia non è passato inosservato. A partire da un foto dell'altro giorno, all'apertura della Mostra: da una parte il ministro della Cultura, Dario Franceschini, dall'altra il collega per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.
A Venezia, in questo periodo storico di estrema tensione, la sua presenza ha richiesto l'organizzazione di misure di sicurezza imponenti, con strade chiuse e sommozzatori appostati per sorvegliare l'area. Ma la Clinton ormai più che alla politica, guarda al cinema, anche alla luce della collaborazione che, insieme alla figlia Chelsea, ha iniziato con la potente piattaforma di streaming Netflix. Ieri hanno scritto alcuni siti americani: «I fan dell'ex candidata alla presidenza sono stati entusiasti di vederla a Venezia. La regina Hillary sta vivendo la sua vita migliore sul tappeto rosso al Festival del cinema di Venezia». In realtà c'era una motivazione molto concreta per questa partecipazione di Hillary Cliton a Venezia: la prima del film White Noise, diretto da Noah Baumbach, tratto da un libro di Don DeLillo, con Adam Driver e Greta Gerwig. Prodotto da Netflix, appunto. Con il colosso dello streaming, Hillary Clinton (sempre con la figlia Chelsea) ha iniziato una collaborazione, che ha portato proprio al documentario In Her Hands, che sarà distribuito in novembre e che racconta la storia di una donna che divenne sindaco a 26 anni in una cittadina dell'Afghanistan. In realtà, Hillary e Chelsea in questi giorni stanno lanciando anche un'altra opera, realizzata però insieme ad Apple Tv, la docuserie Gutsy. E dunque la vetrina di Venezia serviva anche a promuovere quest'ultima opera in cui madre e figlia sono direttamente protagoniste, in un lungo viaggio per parlare con donne protagoniste di storie significative. Hillary Clinton, 74 anni, la sua nuova vita non è solo un red carpet.