Franco Nero “occhi di ghiaccio” rende onore alla sua Velletri e lancia un'anteprima dell'ultimo film

L'attore Franco Nero al cinema "Multiplx Augustus" di Velletri
di Stefano Cortelletti
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Domenica 14 Novembre 2021, 15:06

È stato un ritorno nell’amatissima seconda casa per Franco Nero. Il celebre attore, che il 23 novembre compirà 80 anni, ha voluto condividere con gli amici di Velletri, dove va quando non è a Roma, l’anteprima dell’ultimo film “Havana kyrie”, diretto da Paolo Consorti in cui Nero, originario di Parma, occhi chiari e di ghiaccio, uno dei “bellissimi” del cinema italiano di fine Novecento, interpreta un direttore d’orchestra in crisi che si ritrova, suo malgrado, a dirigere un coro di bambini a l’Avana a Cuba. L’artista, uno dei volti più iconici del nostro cinema nel mondo, ha organizzato una proiezione al Multiplex Augustus ospite del direttore Davide Fontana, con una trentina tra amici e conoscenti di Velletri, città dove la famiglia Nero ha da quasi mezzo secolo un casale in campagna. «Velletri è la mia seconda casa – racconta Franco Nero – Ho comprato qui nel 1973 per mio padre, maresciallo dei carabinieri del sud. Il suo sogno era avere un pezzo di terra dove poter produrre vino, olio, frutta, avere un pollaio. Lui è morto nel 1984 ma questa casa l’ho sempre tenuta in suo onore. Per me ha un significato incredibile».
Anche la moglie Vanessa Redgrave, attrice inglese, di Londra, premio Oscar nel 1978 per il film “Giulia” come migliore attrice non protagonista, figli e nipoti sono innamorati di Velletri. La Redgrave, figlia d’arte, da giovane si affermo, accanto al padre, in ruoli shakespeariani. «Tutti gli anni passo l’estate qui con la mia famiglia inglese - dice Nero - loro adorano i Castelli Romani. Quando gli ho accennato la possibilità di mettere in vendita la casa, mi hanno risposto: Velletri non si vende». Un legame talmente forte che pochi giorni prima della proiezione, Nero insieme al figlio, Carlo Gabriel, hanno raccolto le olive della tenuta da portare al frantoio. «Qui mi sono visto tante volte con Ugo Tognazzi, ma andavo spesso a trovare anche Eduardo De Filippo, che abitava a tre chilometri da me, così come Vittorio Gassman. Questo è sempre stato un posto piacevole». E poi adora la cucina dei Castelli: Nero e la Redgrave sono ospiti fissi ad agosto di Benito Morelli, del notissimo ristorante “Benito al Bosco”. Il nuovo film è piaciuto ai suoi conterranei adottivi. Tanti gli attestati di stima ricevuti.
«E pensare – racconta ancora l’attore – che è la prima produzione italo cubana della storia.

Sono stato fortunato: ero andato a Cuba per vedere le location, ma non c’erano ancora tutti i soldi. Mi ha voluto conoscere la figlia di Raul Castro, Mariela: le ho raccontato il progetto e lei ha detto a tutti “Esta pelicula se debe hacer”, questo film va fatto». Nonostante l’importante compleanno in arrivo, Franco Nero non si ferma. Dopo una carriera lunga 60 anni e film entrati nella storia come “Django”, “Camelot”, “La Bibbia”, e i oliziettosche degli Anni Settanta, ora sta per cimentarsi in un progetto inedito: «Dovrei fare un cameo in un film spagnolo nel quale sarò il Papa: ruolo che non ho mai fatto e quindi ho accettato». Anche durante il lockdown ha ottenuto successi: «Ho girato un corto con dei ragazzi di Fondi, Il Suggeritore: ho vinto 13 premi come miglior attore ai festival di tutto il mondo».

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