Tornano le crociere, Lino Banfi: «Il mio viaggio indimenticabile, ogni giorno una vacanza diversa»

L'attore Lino Banfi, 84 anni
di Gloria Satta
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Venerdì 14 Agosto 2020, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 15:47
La ripartenza delle navi da crociera, all’insegna delle regole e dei controlli sanitari imposti dalla pandemia, trova un sostenitore illustre: Lino Banfi, il ”nonno d’Italia”, che su una grande nave ha compiuto «un viaggio indimenticabile» con la moglie Lucia e oggi, a 84 anni portati alla grande, sogna di ripetere l’esperienza.
Quando e dov’è andato in crociera?
«Una ventina d’anni fa, in Egitto. Siamo stati benissimo, tanto che ogni anno ci ripromettevamo di tornare su una grande nave. E’ un progetto che ora, alla luce delle ultime disposizioni, possiamo finalmente riprendere in considerazione».
Qual è, secondo lei, l’aspetto più eccitante di una vacanza su una grande nave?
«Il fatto che sei in compagnia di tante persone ma puoi scegliere si rimanere per i fatti tuoi. Puoi partecipare alle attività collettive, assistere agli spettacoli, partecipare ai giochi, fare sport ma anche decidere di isolarti. E noi, nella nostra suite, ci sentivamo liberi di crearci la nostra vacanza ogni giorno».
Come giudica l’eventualità di eseguire screening anti-covid prima di salire a bordo e una volta scesi?
«Come nonno d’Italia non posso che essere d’accordo. I test all’inizio del viaggio ti permettono di goderti la vacanza senza angosce. E il tampone alla fine ti fa ritornare alla tua vita in santa pace, libero di coltivare i ricordi della bella vacanza vissuta».
Qual è il suo rapporto con il mare?
«Non so nuotare (del resto, pur avendo un’ottima forma fisica, non ho mai praticato alcuno sport) ma sono dipendente da tutto quello che viene dal mare: se potessi mangerei solo pesce...Nè temo le tempeste: quando nel 1986 girai il film ”Il commissario Lo Gatto” nell’isola di Favignana, le onde erano forza sette, ma come un vero marinaio della mia Puglia non ho avuto paura».
E ha paura oggi che i contaggi tornano a salire?
«No, malgrado sia portato a vedere il bicchiere mezzo vuoto, mi sento ottimista. Se continueremo a comportarci responsabilmente, saremo fuori dalla pandemia alla fine di ottobre. Io sono fiducioso».
 
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