Carlo Conti a "Da noi...a Ruota Libera": età, la morte del padre, figli, il vizio delle donne e la passione per l'abbronzatura

Domenica 12 Novembre 2023, 17:46 - Ultimo aggiornamento: 17:47

Curiosità

Carlo è appassionato di calcio ed è molto tifoso della Fiorentina. Al conduttore poco tempo fa è stato dedicato un’asteroide: 78535 Carlo Conti. Era molto legato a Fabrizio Frizzi per questo quando è morto per carlo è stato molto difficile ritrovare le forze e ripartire dal suo lavoro. I suoi cantanti preferiti sono Claudio Baglioni e Lorenzo Jovanotti. Carlo è il miglior amico di Leonardo Pieraccioni. Si considerano come due fratelli separati dalla nascita. Ed è molto legato anche a Giorgio Panariello.

Campione indiscusso di "tintarella": ecco perché

Carlo Conti viene spesso deriso per il colore della sua pelle color oliva, ma questo non lo infastidisce anzi ci scherza su. Per la prima volta ne ha parlato al giornale “Ok Salute”. In un’intervista di qualche tempo fa il conduttore di “Tale e quale show” ha svelato il mistero che si cela dietro il suo invidiabile colorito: «La mia mania è sotto gli occhi di tutti. È l’abbronzatura. Ma sono fortunato: madre natura mi ha dotato di una pelle al limite dell’umano: non conosco la fase rosso aragosta, tipica di chi si è appena esposto al sole. Io passo direttamente dal color cappuccino al caffè nero. Così, appena ho qualche giorno libero, in qualsiasi stagione dell’anno, volo al caldo. Del sole non so proprio fare a meno, è una specie di necessità. Vedermi meno che nero no, non è da me, proprio non lo sopporto. E allora delle volte, in inverno, per regalarmi qualche tonalità di colore in più, oppure per prepararmi a un imminente viaggio esotico, lo ammetto, mi concedo una lampada. Però solo al viso!»

Poi l'aneddoto divertente: «Diventavo anche da piccolo talmente scuro che un giorno, avrò avuto cinque o sei anni, una signora incontrandoci chiese a mia madre: "Che carino codesto figliolo, l’ha adottato? Si vede che arriva dall’Africa". E io, risentito: "O signora! Guardi che sono fiorentino purosangue!". La verità? Aveva ragione lei, da bambino diventavo nerissimo. Non so se è merito del fatto che, siccome sono debole di vista, ho sempre mangiato molte carote. Secondo le dicerie aiutano la tintarella!».

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