IL TARGET CLINICO
È un discorso a cui si allaccia Francesco Longo, professore associato del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell' Università Bocconi, secondo cui la cartella clinica digitale dovrebbe diventare un documento interessante per il cittadino e non solo per i medici che lo hanno in cura. «Ma bisognerebbe che vi potesse leggere il proprio 'target' clinico e le prestazioni che dovrebbe fare per raggiungerlo in un certo lasso di tempo». «Oggi rispetto al passato ci sono maggiori opportunità di avere a disposizione dati da fonti diverse e che riguardano aspetti differenti del paziente - osserva Giovanni Apolone, Direttore Scientifico dell'INT - Questo fa sì che diventi sempre più facile rispondere a quesiti medici anche importanti.
A tal fine però si impongono cambiamenti. Con l'e-Health è necessaria infatti la realizzazione di un sistema di sanità internazionale in rete, che diventi strumento abituale per una collaborazione multidisciplinare».
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