Omicron viaggia ad alta quota, migliaia di voli cancellati sotto le feste: ecco cosa sta succedendo

Omicron viagga ad alta quota, migliaia di voli cancellati sotto le feste: ecco cosa sta succedendo
di Claudia Guasco
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Lunedì 27 Dicembre 2021, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 17:18

Il Covid viaggia ad alta quota. Tra i contagiati dalla variante Omicron sono numerosi i piloti, gli assistenti di volo ma anche personale di terra, così le compagnie aeree mondiali sono state costrette ad annullare oltre 8.000 voli nel fine settimana di Natale. E oltre alla cancellazioni si sono registrati migliaia di ritardi per le difficoltà delle compagnie di reperire personale per formare gli equipaggi. Risultato: spostamenti nel caos e passeggeri costretti a lunghi bivacchi negli scali, in attesa di un nuovo imbarco. Una crisi del sistema che, avvertono gli esperti, potrebbe proseguire fino a Capodanno.

Omicron, voli cancellati in tutto il mondo

 

La variante Omicron sta colpendo in particolare l’Europa: oltre 3 milioni di contagi nell’ultima settima, circa il 57% di quelli rilevati in tutto il mondo.

In Francia nel giorno di Natale sono stati superati per la prima volta i 100 mila casi in ventiquattr’ore, negli Usa c’è preoccupazione per la crescita dei ricoveri tra i bambini anche se la minore letalità della variante non sta mettendo in crisi gli ospedali.

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A Londra oggi vertice di governo straordinario per il varo di nuove misure di emergenza. In questo scenario pandemico, le ripercussioni sugli spostamenti aerei sono diventate un’emergenza. Al momento i collegamenti saltati nella giornata di oggi, lunedì 27 dicembre, sono più di 2.000, come segnala il sito specializzato Flightaware. Particolarmente colpiti gli Stati Uniti, dove rimarrà a terra quasi un quarto dei voli, e la Cina, con China Eastern e Air China le compagnie maggiormente coinvolte. I disagi sono destinati a proseguire anche per tutta questa settimana, con almeno 760 cancellazioni già previste per domani, 28 dicembre.

Hong Kong ha deciso lo stop per due settimane di tutti i voli della sudcoreana Korean Air, dopo casi di positività al coronavirus tra gli arrivi. I numeri dicono che la maggior parte dei voli cancellati oggi sono di compagnie aeree cinesi, interessati soprattutto gli aeroporti di Pechino e Shanghai con un totale di circa 300 collegamenti annullati. Fa la sua parte anche lo scalo di Xìan, la città cinese da 13 milioni di abitanti, dove la scorsa settimana è stato imposto un lockdown per contenere i contagi.

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Tra le compagnie aeree Usa con decolli saltati, United (169 voli in meno), Delta (127) e JetBlue (66). E nel Regno Unito, secondo Flightaware, sono 42 le cancellazioni effettuate oggi da British Airways. Solo a Heathrow, 47 collegamenti soppressi. «Il picco nazionale di casi di Omicron questa settimana ha avuto un impatto diretto sui nostri equipaggi e sulle persone che gestiscono le nostre operazioni - comunica la United Airlines - Di conseguenza abbiamo dovuto cancellare alcuni voli e stiamo avvisando i clienti interessati». Delta riferisce di essere stata costretta a questa misura drastica dopo aver «esaurito tutte le opzioni e le risorse, inclusi il reindirizzamento e le sostituzioni di aeromobili ed equipaggi per coprire i voli di linea». Per ovviare alla carenza di personale, Paesi tra cui Spagna e Regno Unito hanno ridotto la durata delle quarantene, consentendo alle persone di tornare al lavoro prima.

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LICENZIAMENTI E TAGLI

Eppure i dati forniti dai vettori rivelano che non è solo la pandemia a lasciare i passeggeri a terra: nei tre giorni dalla vigilia di Natale a Santo Stefano soltanto un volo su dieci è saltato per la diffusione del contagio tra gli equipaggi. Gli altri nove non sono decollati per ragioni tecniche, per errori nella pianificazione del traffico e per la mancanza di personale dopo i licenziamenti dei mesi scorsi. La criticità, insomma, sarebbe soprattutto strutturale.

 

Ryanair ha annunciato che tra il 10 e il 31 gennaio 2022 taglierà centinaia di voli in Italia: l’improvvisa flessione delle partenze ha indotto la società low cost a ridurre del 33% l’operatività prevista per il prossimo mese. Le ultime restrizioni di viaggio nel mondo hanno determinato un calo del traffico di dicembre di Ryanair dai 10-11 milioni previsti a un range inferiore, di tra 9-9,5 milioni. Le cancellazioni e le riduzioni di frequenze riguarderebbero un terzo dei voli in Europa, taglio di frequenze sulle tratte nazionali e cancellazione di quasi tutte quelle estere.

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FIUMICINO

Per ora, comunque, non si verificano ripercussioni negli scali italiani. A Fiumicino il traffico aereo è regolare, nell’area del Leonardo da Vinci dedicata ai test antigenici i passeggeri si mostrano collaborativi e tutto si sta svolgendo senza intoppi. Gli operatori danno la priorità a chi parte il giorno stesso, svolgendo successivamente i tamponi agli altri viaggiatori. Chi ha il biglietto in mano approva le norme sanitarie, «perché così siamo tutti più tranquilli», è il commento unanime. A disposizione dei passeggeri, attraverso la presenza di distributori nello scalo, le mascherine FFP2 per chi ne fosse sprovvisto e indispensabili per salire a bordo. In campo, anche una task-force di Aeroporti di Roma.

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