Genoa, Crisanti: se un giocatore è positivo gli altri devono finire in quarantena

Genoa, Crisanti: se un giocatore è positivo gli altri devono finire in quarantena
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Martedì 29 Settembre 2020, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 10:26

«Quella partita non si doveva fare, punto e basta», dice il virologo Andrea Crisanti a proposito di Genoa-Napoli dopo la scoperta dei 10 giocatori positivi al Covid. «Questo - spiega alla trasmissione Fuori dal Coro su Rete 4 - è il fallimento delle deroghe alla quarantena. Non capisco perché se la moglie risulta positiva il marito deve stare in quarantena e se un giocatore è contagiato gli altri della squadra non debbano stare in isolamento in attesa del tampone. Il caso del Genoa è il risultato delle pressioni delle società e delle deroghe a delle norme di salute pubblica.

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Gli estremi per mettere la squadra in quarantena, secondo Crisanti, c'erano tutti. Dopo il primo caso emerso del portiere Perin, infatti, tutti i compagni sono stati sottoposti a tampone. Risultato: un solo altro positivo, Schone. Né l'uno né l'altro sono poi scesi in campo contro il Napoli ma il punto, sottolinea il virologo, è che sarebbe dovuta finire in quarantena l'intera squadra. Un solo tampone, infatti, non è sufficiente, ricorda Crisanti, per esser certi di non avere il virus in corpo poiché appena contratto resta invisibile al test. 


 

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