Vaccino AstreZeneca. La battaglia legale tra Unione europea e l'azienda farmaceutica sui ritardi nelle forniture di vaccini è ufficialmente partita e a giugno potrebbe già esserci il verdetto. Davanti ai giudici del Tribunale di Bruxelles, durante la prima udienza della causa intentata dall'Ue, l'avvocato che difende gli interessi dei 27 Stati membri ha depositato una richiesta di risarcimento milionaria: 10 euro a dose per ogni giorno di ritardo, più una multa da 10 milioni di euro per ogni violazione del contratto che il giudice riuscirà ad accertare.
LA SITUAZIONE - Ma l'azienda anglo-svedese ha tenuto il punto: fin dall'inizio aveva messo in guardia l'Ue dalle incertezze sulla produzione di un nuovo vaccino, e aveva chiarito nel contratto che non sarebbe stata responsabile dei ritardi.
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LA DIFESA - L'azienda anglo-svedese si difende dietro la nozione che aveva fatto inserire nel contratto con l'Ue, che la obbligava a fare il «miglior sforzo possibile» per soddisfare gli accordi. La prima udienza si è concentrata sull'interpretazione di questo passaggio. L'Ue ritiene che AstraZeneca non abbia compiuto questi sforzi, favorendo l'approvvigionamento del Regno Unito a scapito del mercato continentale. «I migliori sforzi significano flessibilità! Perché il passaggio dal sito di Halix (verso la Ue, ndr) è iniziato solo il 13 ottobre?», ha accusato l'avvocato Jeffareli, aggiungendo che «AstraZeneca non ha nemmeno utilizzato tutti gli strumenti che aveva a disposizione» e sostenendo che l'azienda potrebbe al momento mobilitare «sei siti produttivi per rispettare il programma prestabilito». Oltre al risarcimento per aver messo in pericolo la vita dei cittadini europei in attesa del siero salva-vita, la Ue vuole che il Tribunale obblighi AstraZeneca a consegnare 90 milioni di dosi entro la fine di giugno, 20 milioni in più di quanto attualmente pianificato, per raggiungere i 120 milioni pattuiti del primo semestre. Inoltre chiede 180 milioni di dosi entro la fine di settembre per rispettare appieno il contratto che ne prevedeva 300 milioni.