La gigantesca macchina social di Tripadvisor assegna a Roma l'alloro più prestigioso sul fronte del buon cibo: un'esperienza, dicono i suoi utenti, giudici, testimonial, assolutamente imperdibile. Unico nell'intera esistenza il piacere di una pasta asciutta, di una coda alla vaccinara o un gelato indimenticabile nello scenario del Colosseo o di Campo de' Fiori. Seguono nell'ambita classifica, distanziatissimi, Londra, Parigi, Dubai e per finire Singapore. Grazie, bello e gratificante ma verrebbe da dire: elementare Watson, che non lo sapevi che è così?
L'ingrediente cibo, per certo, arricchisce l'offerta turistica dotandola di una speciale attrazione, inevitabile e perciò stesso soggetta al giudizio di chi la città la abita e di chi la visita. Ma non basta, siamo franchi.
È l'offerta culturale nel suo insieme, patrimonio monumentale ed artistico a parte, che è insipida, scarsa, con poche eccezioni.
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