Camminare in gruppo: c'è una folla di romani che ogni mattina si dà appuntamento a Villa Pamphili

Camminare in gruppo: i romani che ogni mattina si danno appuntamento a Villa Pamphili
di Pietro Piovani
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Lunedì 9 Ottobre 2023, 00:26

Tutti i giorni a Villa Pamphili, davanti all'ex Vaccheria, c'è una folla di romani che si dà appuntamento per camminare in gruppo, quasi fosse un flash mob. Ma il gruppo non è uno solo: ce ne sono almeno tre o quattro, in educata ma sentita competizione tra loro. C'è per per esempio quello del nordic walking, i cui aderenti sono riconoscibili perché camminano tutti con i bastoncini. E si riconoscono subito, grazie a una maglietta blu personalizzata, anche i membri di “Camminare in libertà a Villa Pamphili”, gruppo scissionista nato appena due mesi fa dalla costola di un altro gruppo più numeroso. «Io lì ero capotreno, cioè responsabile della camminata - racconta Alberto, il fondatore - ma mi sono dimesso perché non condividevo le loro regole. In particolare quella che ci obbligava a partire alle 9 in punto, senza neanche cinque minuti di tolleranza per chi magari si trovava imbottigliato nel traffico. Così ho creato “Camminare in libertà”, ho anche registrato il marchio, mi è costato 500 euro».

Nel giro di due mesi la loro pagina Facebook è arrivata a quasi 300 iscritti. «Quelli che partecipano assiduamente sono una trentina, ma ogni giorno abbiamo almeno una o due nuove adesioni.

Ci vediamo due volte al giorno, alle 9 di mattina e alle 17. In un'ora di camminata o poco più facciamo sei chilometri». I camminatori di Villa Pamphili sono in larga maggioranza pensionati. Alberto ci mostra le cicatrici che porta sulle gambe: «Io cammino perché me lo ha consigliato il medico dopo una serie di interventi chirurgici». Anche Francesco ha avuto qualche problema di salute: «Io parto da tre bypass, i betabloccanti e altri handicap. Durante le camminate invento proverbi: “Le ore del cammino hanno l'oro dappertutto”, “tra due camminanti il terzo si aggrega”. Sto qui ogni giorno, anche quando piove». Tina tutte le mattine compone una poesia. «Le vengono meglio se le scrive dopo la camminata» scherza un compagno del gruppo. E un altro ancora chiude la questione così: «Camminare è un farmaco senza effetti collaterali».

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