L’interesse dei vertici 5Stelle e il miracolo delle europee

L’interesse dei vertici 5Stelle e il miracolo delle europee
di Simone Canettieri
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Giovedì 11 Aprile 2019, 00:21
Il debito di Roma con tanto di impegno solenne ad abbassare le tasse dal 2021. E poi i campi rom. Addirittura anche CasaPound che occupa un palazzo occupato in pieno centro da qualche annetto. Tra poco, si accettano scommesse, toccherà alle buche con cure magiche. E chissà, anche agli autobus, con nuovi motori intelligenti. Insomma, nelle ultime settimane i vertici del M5S - dal leader all’ultimo sottosegretario - non fanno che esternare, annunciare cose, promettere fatti sulla Capitale. «Ah, che bellezza». Gongolano in Campidoglio. Per poi aggiungere: «Finalmente, era ora». 
Con un colpevolissimo ritardo, dunque, i big pentastellati iniziano a capire che, tutto sommato, Roma può essere un’opportunità. O meglio: visto che Matteo Salvini appena può molla ceffoni sull’amministrazione che non funziona, forse anche i gialli devono iniziare a far vedere che esistono. E dunque a battere un colpo. Anche perché sono al governo dell’Italia e la capitale dell’Italia è Roma. 
Sembra una cosa lapalissiana, certo. Ma non lo è. Anzi, visto il disinteresse, o meglio i fatti mostrati finora si potrebbe quasi quasi gridare al miracolo. Già, ma quello delle elezioni europee...
simone.canettieri@ilmessaggero.it
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