Stupro nel sottopasso a Porta Pia: rifiuti e materassi nel sottopasso, nessuna bonifica dopo la violenza

A due giorni dall’aggressione, nel tunnel sotto via XX Settembre nulla è cambiato Proposta in Comune per affidare l’area ad associazioni. I residenti: «Ostaggio della violenza»

Stupro nel sottopasso a Porta Pia: rifiuti e materassi nel sottopasso, nessuna bonifica dopo la violenza
di Fla. Sav.
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sabato 28 settembre 2024, 06:15

Nessuna bonifica, nessun intervento nel sottopasso di piazzale della Croce Rossa, a Porta Pia nel quartiere Nomentano, dove lunedì mattina all’alba una donna è stata trascinata, rapinata e stuprata. Immondizia, materassi, siringhe e spazzature sono ancora tra le scale e l’ingresso sotto via XX Settembre. Il passaggio sotterraneo diventato teatro dell’orrore per la 42enne brutalmente aggredita. Mentre tra i residenti del quartiere c’è rabbia e paura. Proprio il sottopasso - tra il 2018 e il 2019- era stato ripulito e ristrutturato. Durante gli interventi nella galleria sono state installate luci e segnaletica. Ma appena pochi mesi dopo la riapertura la galleria è stata abbandonata al degrado diventando un rifugio per disperati e senza tetto. Una situazione che era stata più volte segnalata anche dai residenti della zona adesso sotto choc per la terribile violenza.

LA PAURA

Intanto in Campidoglio c’è una prima accelerata per i progetti di riqualificazione dei sottopassaggi della Capitale, tra cui quello dove si è consumata la tragedia. La spinta è arrivata dalla presidente dell'aula Svetlana Celli e dai consiglieri Yuri Trombetti e Riccardo Corbucci, con lo scopo di «metterli a disposizione di attività commerciali come librerie, aziende dell'high tech, cooperative del verde e realtà associative che si occupano di cultura e rigenerazione urbana».

Ma tra i residenti della zona montano rabbia e paura: «Quando esco la sera, non rientro mai a casa da sola» racconta Francesca Carrera, studentessa universitaria residente in via XX Settembre: «Ma ogni giorno percorro questa strada verso la stazione Termini per andare all’università. Sarebbe potuto accadere a me, non riesco a pensare ad altro. Siamo in una zona molto centrale della città, molto trafficata- dice ancora- eppure siamo ostaggio del degrado e della violenza».

La tensione nel quartiere è ancora molto alta: «Sono papà di due ragazzi e il timore che possano essere aggrediti e rapinati è costante» racconta Pietro Catitti, commerciante di via Nomenana: «Le raccomandazioni sono sempre le stesse e li invito, sopratutto la sera, a non andare in giro da soli perché qui i pericoli sono tanti. La zona da tempo è nel degrado e gli episodi anche di piccola criminalità sono tanti. Speriamo - aggiunge - che dopo quanto accaduto ci sia un intervento serio non solo di riqualificazione del sottopassaggio dove quella poveretta è stata aggredita. Ma anche in generale in tutto il quartiere dove da tempo lamentiamo appunto aree abbandonate al degrado e alla delinquenza».

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