Cinquecento nuovi taxi sono già in strada nella Capitale: fanno parte dei mille vincitori del concorso che ha messo in palio altrettante licenze. Ma per chiudere definitivamente il quadro delle auto bianche, con tutti i nuovi ingressi in strada, bisognerà aspettare l’autunno. Allo scadere dei termini previsto dal bando, infatti, poco meno di 200 vincitori non hanno effettuato i pagamenti necessari per ottenere l’autorizzazione (a titolo oneroso) da parte del Campidoglio: 75.500 euro per una licenza ordinaria e 58.500 per quelle (duecento in totale) per macchine adibite al trasporto dei disabili, che prima del concorso erano appena 31 in tutta Roma. L’80 per cento dei soldi incassati sarà distribuito tra i 7.715 tassisti già operativi in città, che si divideranno circa 7.360 euro a testa, una sorta di ristoro per l’aumento della concorrenza. Il resto, circa 14,1 milioni di euro, rimarrà nelle casse di Palazzo Senatorio. Questi ultimi fondi dovranno però essere utilizzati «per il miglioramento del controllo e della qualità degli autoservizi pubblici non di linea e alla sicurezza dei conducenti e dei passeggeri».
LA SITUAZIONE
Dei circa duecento rinunciatari di fatto, in particolare, una cinquantina riguardavano quest’ultima tipologia. Ora bisognerà aspettare gli inizi di settembre, quando arriveranno le pec ai primi esclusi nella graduatoria del concorso, che potranno quindi aggiudicarsi le licenze ancora “vacanti”. Sperando che la lista delle rinunce non continui a crescere, allungando così i tempi tecnici per la chiusura dell’intero iter. La procedura si era di fatto aperta meno di un anno fa, quando 4.274 aspiranti tassisti (di cui 799 donne) avevano presentato domanda di partecipazione al concorso. Concluse le selezioni, e graduatorie dei candidati idonei sono state approvate lo scorso aprile e le prime dieci autorizzazioni sono state consegnate il 9 maggio, in Campidoglio, seguite via via dalle altre.
LE NOVITÀ
Intanto, con il Giubileo entrato nei suoi mesi più caldi (non solo per il clima) a Roma circolano 500 nuovi taxi, che hanno già ridotto notevolmente i disagi segnalati da chi utilizza abitualmente questo servizio. «Abbiamo aumentato l’offerta di circa mille licenze tra le nuove e le doppie guide e nei mesi di alta stagione abbiamo avuto pochi momenti di eccesso di domanda - sottolinea Eugenio Patanè, assessore capitolino alla mobilità - Pensiamo che completando la messa in strada delle ulteriori circa cinquecento licenze avremo una saturazione della domanda anche nella stagione turistica».
I COSTI
Un anno fa, con l’avvio del concorso, era arrivato anche un aumento delle tariffe: a cominciare dall’introduzione di un prezzo minimo a 9 euro, per arrivare a un aumento dello scatto al tassametro (da 3 a 3,50 euro nei giorni feriali). E ancora, partendo dalle Mura aureliane, è salita anche la tariffa fissa per gli aeroporti della Capitale. Per andare o tornare da Ciampino, il prezzo è passato infatti da 31 euro a 40 (più 30 per cento) mentre per Fiumicino la tariffa fissa è arrivata a 55 euro (in precedenza era fissata a 50).