Roma, altra allerta in Tribunale: scarafaggi e blatte negli uffici

Roma, altra allerta in Tribunale: scarafaggi e blatte negli uffici
di Giuseppe Scarpa
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Domenica 4 Agosto 2019, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 17:56

Scarafaggi, blatte e formiche a piazzale Clodio. Il malandato tribunale di Roma non si fa mancare niente. Dopo l'allarme legionella, di giugno, il cronico malfunzionamento degli ascensori, la metà sono quasi sempre fermi per i più disparati motivi, l'aria condizionata che in molti uffici non rinfresca l'ambiente, adesso spunta un nuovo problema. Ed è, appunto, rappresentato dagli insetti che hanno invaso alcune piani dell'edificio. Un documento affisso nei corridoi del tribunale comunica la data della disinfestazione. Ieri l'azienda incaricata di «bonificare» il quarto e il quinto piano, rispettivamente della palazzina C e B, ha iniziato i lavori.
«Da domani l'attività ordinaria del tribunale proseguirà senza alcun rallentamento», fanno sapere da palazzo di giustizia. Dalle 14 alle 22 di ieri i due piani erano interdetti. L'incarico di eliminare gli insetti è stato assegnato alla Romeo Gestioni facility management.

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BONIFICA
I casi riscontrati nei due edifici, della città giudiziaria, sono comunque differenti. Infatti, al quarto piano della palazzina C sono stati scoperti la settimana scorsa scarafaggi e blatte.
Un numero elevato di questi insetti che sono spuntati dopo alcuni lavori vicino alla macchina che distribuisce caffè e snack. Un nutrito gruppo che ha cominciato a camminare nel corridoio, forse «infastidito» dal lavoro degli operai che hanno divelto pannelli e realizzato alcuni buchi nelle pareti. La scena non è sfuggita ai dipendenti che, allarmati, hanno comunicato l'episodio ai vertici del tribunale. Cancellieri, pm e polizia giudiziaria avevano, comunque, già segnalato in passato la presenza di blatte e scarafaggi. Diverso, e forse meno grave, il problema che riguarda il quinto piano della palazzina B. In questo caso l'oggetto della disinfestazione sono le formiche.
IL PRECEDENTE
Il 13 giugno, sempre a piazzale Clodio si era registrato un altro allarme. Quello della legionella alla corte D'Appello sezione penale e sezione lavoro e previdenza. I bagni erano stati interdetti. Cinque mesi fa lo stesso pericolo, poi rientrato, era esploso in un altro palazzo della cittadella giudiziaria, l'edificio C.
La scoperta del batterio era avvenuta in seguito ad un'attività di prevenzione. La legionella era stata rintracciata dai microscopi di una società che ha eseguito una serie di controlli sulle vecchie tubature del tribunale. Ed era proprio qui che si annidava «l'agente patogeno».
Insomma, la questione legionella, gli scarafaggi, il malfunzionamento degli ascensori, l'aria condizionata assente e gli allagamenti che si registrano quando ci sono abbondanti piogge, pongono per dipendenti, pm, cancellieri, giudici, ma anche per gli avvocati, che affollano quotidianamente il palazzo di giustizia, il problema della salubrità di tutto l'edificio in cui si amministra la giustizia penale.
 

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