Roma, donne in gravidanza: screening dello Spallanzani e percorso protetto per rintracciare le asintomatiche

Roma, donne in gravidanza: screening dello Spallanzani e percorso protetto per rintracciare le asintomatiche
di Raffaella Troili
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Giovedì 14 Maggio 2020, 12:34

Incinte al tempo del covid, con le preoccupazioni che si moltiplicano, l'ansia da tenere a bada. Inoltre pur non essendoci al momento conferme al riguardo la donna in gravidanza potrebbe essere più esposta a un'infezione. In ogni caso, per lo Spallanzani è considerata "cautelativamente categoria vulnerabile". Il centro prevenzione e cura infezioni in gravidanza dell’Inmi Spallanzani continua a svolgere un ruolo importante e decisivo nel delicato percorso delle donne gravide in questo momento di grande preoccupazione ed incertezza. «Riteniamo sia di fondamentale importanza per i ginecologi ma soprattutto per le donne gravide fornire il nostro supporto infettivologico proponendo un percorso di screening riservato alle donne a fine gravidanza in modo da poter garantire dei percorsi protetti all’interno dei servizi sanitari - spiega il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia - infatti crediamo sia importante poter individuare le donne gravide asintomatiche a fine gravidanza per poter meglio indirizzare il percorso nascita. Verrà quindi effettuato, in un’area dedicata, il tampone nasofaringeo per Sars-Cov2 ed anche il prelievo ematico per la ricerca di anticorpi in modo da poter individuare eventuali donne gravide infette asintomatiche che, in assenza di informazioni, potrebbero non essere adeguatamente indirizzate».

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Per loro sono stati predisposti monitoraggi, controlli, esami, possibilimente nella stessa giornata, proprio per evitare inutili contagi. Uno screening ad hoc, per garantire percorsi protetti alle madri e ai neonati. 
Ma anche dopo lo Spallanzani intende non perdere di vista queste donne che hanno partorito sotto covid. 
«Vogliamo inoltre fornire il nostro supporto infettivologico anche alle donne gravide guarite dal covid garantendo un prosieguo del monitoraggio infettivologico con particolare riguardo alla risposta anticorpale materna, agli esiti materni polmonari. Siamo certi in questo modo di continuare ad assolvere il nostro ruolo che ci vede da tempo impegnati per la salute delle donne al fianco dei ginecologi».



 

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