Ci son voluti quattordici anni segnati da cantieri di restauri, momenti di stallo e oblio, defaillance amministrative e riprese energiche. Ma finalmente la Serra Moresca di Villa Torlonia, considerata dagli storici dell’arte come l’Alhambra di Roma, per via di quel suo stile arabeggiante ed esotico che echeggia il famoso palazzo reale di Granada in Spagna, si prende la sua giusta rivincita. E apre al pubblico. La data da mettere in agenda è l'8 dicembre, Festa dell'Immacolata. Martedì 7 dicembre la doverosa cerimonia di taglio del nastro da parte del sindaco Roberto Gualtieri (insieme a tutti i vertici della cultura capitolina, tra assessore, sovrintendenza e Zetema) che eredita uno dei progetti di valorizzazione del patrimonio culturale capitolino più importanti e suggestivi. Basti solo considerare che i lavori partivano incredibilmente nel 2007, con un progetto ambizioso di rinascita di un complesso monumentale ottocentesco unico nel panorama romano, gioiello di raro eclettismo, capolavoro voluto dall’estro del principe Alessandro Torlonia tra 1839 e 1840, e realizzato dall’architetto veneto Giuseppe Jappelli.
IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE
Come riapre? Museo di se stessa ma anche ripristinando la sua originaria funzione di serra, appunto, tornando ad ospitare piante e specie arboree, essenze esotiche e mediterranee. Uno spettacolo di colori e fragranze che ben si armonizzano con i giochi di luce messi in scena dai riflessi delle splendide vetrate che disegnano tre grandissime pareti. Un colpo d'occhio di forte suggestione. Ma sarà anche spazio per eventi e laboratori dedicati alla natura e al verde. Un embrione di quello che doveva essere in origine il museo del giardino. Nel piano d’apertura al pubblico, è stato definito anche il nuovo tariffario dei biglietti d’ingresso (4 euro, intero e 3 euro ridotto, acquistabili alla biglietterie della Serra Moresca o del Casino Nobile dall’8 dicembre, oppure online o telefonando a 060608 tutti i giorni dalle 9 alle 19, con supplemento di un euro).
IL PERCORSO DI VISITA
La visita all'interno è una continua sorpresa. Attenzione ai dettagli e alle bizzarrie. Splende la decorazione pittorica con finti tendaggi ad effetto trompe l’oeil che rivestono altre pareti, la fontana-ninfeo pronta ad accendersi, la copertura a capriate in castagno rivestite di pannelli in vetro.