Il copione era lo stesso da anni, ormai, dal 2015: alcuni funzionari del III municipio dicevano a un operatore o un commerciante che il suo immobile presentava abusi e irregolarità edilizie che andavano subito sanate. Il funzionario indicava alla vittima lo studio tecnico di «alcuni amici» che lo avrebbero aiutato e il gioco era fatto.
Un vero sistema collaudato da cinque anni quello portato avanti da alcuni dipendenti pubblici dell'ufficio ispettorato edilizio del municipio Roma III che, tormentavano le vittime. Per questo motivo la polizia locale di Roma Capitale ha arrestato questa mattina due Pubblici ufficiali dell'Ispettorato edilizio del Municipio III, un funzionario del dipartimento Programmazione attuazione urbanistica e un altro funzionario della polizia locale del III gruppo Nomentano indagati per diversi episodi di concussione commessi ai danni di cittadini.
Precise le parole di Giovanni Caudo, presidente del Municipio Roma III: «In attesa di chiarire i fatti e le implicazioni a carico dei funzionari coinvolti nei gravi e inaccettabili fatti di corruzione emersi nel corso dell'azione portata avanti dalla magistratura e dalla Polizia locale di Roma Capitale a carico di funzionari della polizia locale stessa, dell'ispettorato edilizio del Municipio e del Pau per fatti risalenti al 2015, segnalo la piena e totale vicinanza dell'amministrazione Municipale affinchè vengano chiariti tutti gli aspetti e si attui il pieno ripristino della trasparenza nella conduzione delle attività amministrative». E ancora: «La legalità, la trasparenza, la correttezza e la retta conduzione sono i cardini dell'attività dell'amministrazione del Municipio, sempre al fianco di chi lavora perchè questi siano rispettati e, insieme a operatori e cittadini, chiede e pretende l'assoluto rispetto di tali inderogabili principi. Macchiarsi di reati che li violano è gravissimo e intollerabile».
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