Morto Pino Scaccia, era ricoverato per Covid: lo storico inviato della Rai aveva 74 anni

Covid, morto Pino Scaccia storico corrispondente della Rai
di Mirko Polisano
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Ottobre 2020, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 08:21

Pino Scaccia, storico corrispondente della Rai è morto per le conseguenze del Covid poco dopo le 13 di oggi mercoledì 28 ottobre. Il giornalista, classe 1946, era ricoverato da settimane in una struttura della Capitale, poi dopo essere risultato positivo a un test è stato trasferito al Covid Center di Casal Palocco, dove si è spento. 

È stato uno degli inviati della Rai.

Ha seguito numerosi avvenimenti, dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo croato, dalla disgregazione dell’ex Unione Sovietica e della ex Jugoslavia, fino alla crisi in Afghanistan, oltre al difficile dopoguerra in Iraq (dove è stato l’ultimo compagno di viaggio di Enzo Baldoni) fino alla rivolta in Libia.

La carriera

Ha realizzato numerosi reportage in tutto il mondo, è stato il primo reporter occidentale ad entrare nella centrale di Černobyl’ dopo il disastro, a scoprire per primo i resti di Che Guevara in Bolivia e a mostrare le immagini fino a quel momento segrete dell’Area 51 nel deserto del Nevada. Si è occupato inoltre di cronaca con particolare riferimento a mafia, terrorismo e sequestri di persona oltre a terremoti e disastri naturali.


Prima di dedicarsi a tempo pieno all’attività di blogger e scrittore, è stato capo redattore dei servizi speciali del Tg1. È stato docente del master di giornalismo radiotelevisivo all’Università Lumsa di Roma. Ha scritto 15 libri.

La comunità di Ostia, quartiere della Capitale dove aveva scelto di vivere, è addolorata e sotto choc. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA