Alcol e movida a Roma, la nuova stretta: vendita vietata dalle 22 in tutti i minimarket

Piano del Comune: estese a tutti i Municipi le restrizioni per i negozietti, eventi culturali nelle piazze del divertimento

Alcol e movida a Roma
di Francesco Pacifico
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Mercoledì 13 Aprile 2022, 22:40 - Ultimo aggiornamento: 22:42

Bastone e carota contro la movida selvaggia. Soprattutto in prospettiva di un’estate dove Roma sarà invasa dai turisti, soprattutto giovanissimi. Il Comune di Roma mette in campo una doppia strategia: da un lato nuove restrizioni sulla vendita all’alcol da asporto, quello che si beve in strada, dall’altro iniziative culturali proprio nelle piazze della movida, nelle aree con maggiore afflusso di ragazzi nel weekend per dare loro alternative.

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​Alcol, la nuova stretta

Proprio su questo versante il Campidoglio - su input di Lorenzo Marinone, delegato ai giovani del Campidoglio - ieri ha delineato con i presidenti Municipi un’agenda di eventi (accanto a quelli dell’Estate Romana) e la necessità di recuperare spazi nelle periferie, che spesso sono preda del degrado. «Dei luoghi - aggiunge Marinone - nei quali dovranno alternarsi da metà giugno a metà settembre concerti, spettacoli teatrali, mostre, street food di qualità area e playground per le attività sportive».

 


Nelle scorse settimane la cronaca nera cittadina si è concentrata su risse e accoltellamenti a Trastevere, San Lorenzo come nei dintorni di piazza Bologna.

E il problema non è soltanto di ordine pubblico o legato ai disagi dei residenti: spiegano dal Comune che per attrarre un turismo di qualità, si deve, da un lato, garantire massima sicurezza nelle strade, dall’altro offrire un’agenda di eventi di qualità come avviene nelle altre capitali d’Europa, perché non basta soltanto l’inestimabile patrimonio culturale della città eterna. In quest’ottica nelle prossime settimane sarà prorogata ed estesa l’ordinanza del sindaco Roberto che impone la chiusura dei minimarket alle 22 nel weekend, proprio per evitare che si vendano birra, liquori e vino a buon mercato, che soprattutto i ragazzi consumano in strada. Attualmente queste restrizioni valgono nel I, nel II, nel V, nel VI e nel XV, anche perché è a Trastevere, a Monti, a San Lorenzo, al Pigneto, a Centocelle o a Ponte Milvio che il divertimento è più rumoroso. Ma da maggio lo stesso atto - la chiusura dei minimarket alle 22 - sarà applicata in tutti i Municipi della Capitale. Sempre il Comune è pronto a emanare un’altra ordinanza per impedire ai bar e ristoranti la vendita di bottiglie di vetro per l’asporto. Intanto torna in auge anche l’ipotesi di mettere davanti ai locali degli steward pagati proprio dagli esercenti.


RIGENERAZIONE

Ma questa, come detto, è soltanto una parte della strategia. Perché l’obiettivo è anche quello di offrire ai ragazzi delle alternative per non passare le loro serate in strada. Da qui il progetto curato da Marinone di organizzare una serie di eventi in tutti i Municipi. «Non vogliamo creare dei momenti spot - spiega il delegato ai Giovani di Gualtieri - ma organizzare con i presidenti dei Municipi degli spazi che anche in futuro restino destinati all’offerta culturale sul modello di quanto avviene in Europa. Ed è un sistema che funziona, che crea nuove socialità e allontana il degrado. Per questo guardiamo alle piazze della movida, alle aree semicentrali, ai quartieri residenziali, alle zone periferiche: piazza Trilussa, Tor di Quinto, Eur, la Balduina come la Tiburtina e Centocelle. Perché accanto al contrasto alla malamovida, nella città dei 15 minuti al centro del programma dell’amministrazione, dobbiamo dare anche un apporto alla rigenerazione urbana e al rilancio della vita dei quartieri».
 

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