Fregene, emergenza daini: si avvicinano alle case e i residenti chiedono «nuove recinzioni»

Gli esemplari avvistati anche all’ingresso della cittadina sul litorale di Roma

Fregene, emergenza daini. Si avvicinano alle case e i residenti chiedono «nuove recinzioni»
di Fabrizio Monaco
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Mercoledì 8 Febbraio 2023, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 15:53

Sempre più vicini alle case e sulle strade. I daini nelle ultime settimane hanno cominciato a cambiare abitudini. Dai 280 ettari dell'oasi di Macchiagrande del WWF hanno iniziato a spostarsi a ridosso delle abitazioni di Fregene sud. Dal cancello di ingresso dell'oasi alle prime abitazioni c'è solo qualche decina di metri, ma ora a decine si spostano nella lecceta, venti ettari di bosco dietro alle villette, invadendo nel passaggio anche le strade e occupando pericolosamente il viale principale della località, viale Castellammare. Più che una scelta sembra una necessità, l'oasi per loro, è sempre stato un paradiso in cui si sono riprodotti tranquillamente, fino a diventare centinaia. Ma da qualche tempo tutta questa abbondanza ha iniziato ad attrarre un branco di lupi, diventata una colonia fissa sul litorale tra Fregene e Maccarese. Ci sono dei filmati che ritraggono inseguire i daini e poi ci sono i ritrovamenti delle prede sbranate dal branco che ha intensificato negli ultimi giorni gli attacchi. Anche i lupi devono essersi riprodotti e per i daini nell'oasi è finita la pace, nella Riserva hanno uno dei più temibili antagonisti. Ecco perché, con ogni probabilità, i daini preferiscono emigrare dall'oasi e avvicinarsi alle case dove i predatori non li seguono volentieri mentre loro hanno poco da scegliere, l'uomo deve fargli meno paura.

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«Ne vedo a decina quando la sera porto a spasso il cane dopo il tramonto dietro casa racconta Laura Marchetti attraversano la strada all'improvviso a gruppi di una quindicina.

A volte spiccano dei salti e spariscono nel bosco, altre si fermano e ci guardano senza avere paura nemmeno del mio cane». Gruppi misti composti da maschi, femmine e cuccioli, le prede più ambite dai lupi, anche se ai margini dell'oasi, nella zona interna sul lato opposto del Parco Avventura, sono stati trovati anche diversi maschi adulti sbranati. «Intorno a casa nostra ce ne sono tanti spiega Claudio Mannocci che abita in via Rio Marina cominciano ad avere meno paura. Gli lascio sempre un contenitore con dentro le carote e sembrano gradire». Ma i gruppi più numerosi sconfinano nelle case dietro la lecceta, via Borgio Verezzi, via Maratea, via Marina di Leuca, un quadrilatero tra bosco, strade asfaltate e case nel quale gli animali si devono sentire più al sicuro. Non a caso nella zona non sono state trovate finora tracce di sbranamenti. «Noi abbiamo messo un vaso con dentro le carote e un altro con l'acqua racconta Matteo residente in via Borgio Verezzi la sera passano, magari non si fanno vedere per qualche giorno, ma poi al mattino troviamo i contenitori vuoti».

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Il problema è il via vai di questi animali sulle strade, il passaggio principale è tra la lecceta e il Parco Biolcati che si trova davanti all'oasi, i daini passano da una zona all'altra ma per farlo attraversano viale Castellammare, la strada di ingresso di Fregene sud, dove c'è un gran traffico di auto. «L'altra sera ho fatto un video dall'auto rivela Paolo stavano passando due grandi esemplari. Ci siamo fermati tutti per farli attraversare ma loro non avevano fretta e brucavano l'erba al lato del marciapiede. A un certo punto un automobilista spazientito ha schiacciato l'acceleratore da fermo per farli muovere, il rumore del motore li ha fatti partire a razzo e quasi ci sono venuti addosso nonostante fossimo fermi. Un bel problema per la sicurezza stradale». Di fatto la fauna selvatica nella Riserva si è riprodotta in un modo esponenziale. Dalle ultimi indagini risulta che solo i daini sono diverse centinaia. Servirebbero catture e trasferimenti, come hanno evidenziato i naturalisti. Facile a dirsi, meno a farsi e anche molto costoso. Ecco che allora i predatori diventano essenziali per limitare i danni: «Il lupo appartiene alla nostra cultura e mantiene gli ecosistemi sani e ricchi», confermano alla Lipu di Castel di Guido che segue le due colonie di sul litorale. Daini e lupi, sembra incredibile ma succeda a Fregene in riva al mare.

 

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