Andrea - lo chiameremo così - ha 69 anni e lo scorso 21 luglio è stato salvato da un infarto. Da una parte grazie alla moglie che non vedeva di buon occhio quel malessere costante che si protraeva da giorni fra stomaco e costato, dall’altra dalla farmacia sotto casa.
Esempio virtuoso di quello che la telemedicina attiva proprio nelle farmacie riesce a fare in vista del prossimo settembre quando molti esami come l’elettrocardiogramma saranno svolti a carico del Servizio sanitario regionale.
IL RACCONTO
«È un nostro cliente e quella mattina - racconta Lorenzo Sonzogni della farmacia Ivella-Salvatori di Guidonia - è entrato su suggerimento della moglie, fosse stato per lui probabilmente non si sarebbe fatto controllare ma abbiamo eseguito un elettrocardiagramma e dopo pochi minuti il cardiologo che lo ha letto e che era collegato con noi, ha visto che il tracciato aveva dei segni compatibili con una sofferenza cardiaca acuta. Così abbiamo chiamato l’ambulanza e il cliente è stato portato all’ospedale di Tivoli dove è stato sottoposto a un’angioplastica».
Quando Andrea è arrivato al pronto soccorso i sanitari hanno riscontrato un’occlusione di una coronaria al 90 per cento. Aveva un infarto in corso ma è stato operato e salvato e qualche giorno fa, insieme alla moglie è tornato in farmacia per ringraziare dell’esame preziosissimo che era stato eseguito.
IL RIFERIMENTO
Da anni ormai le farmacie sono diventate sempre più un punto di riferimento per il territorio e in prospettiva diversi esami che già si erogano e che diventeranno gratuiti per la cittadinanza, contribuiscono a ridurre l’incidenza delle liste d’attesa. «È chiaro che di fronte a un’urgenza - spiega Andrea Cicconetti - è necessario rivolgersi alle strutture ospedaliere, ma la farmacia va intesa come presidio territoriale dove è possibile anche svolgere degli esami di prima istanza, ovvero tutta una serie di test sui quali poi i medici potranno chiedere accertamenti o approfondimenti».
Banalmente, tanto è vero che si può misurare la glicemia, è altrettanto vero che non potrà mai essere un farmacista a diagnosticare un diabete ma quell’esame potrà eventualmente aiutare a tracciare lo stato di salute di una persona.
I NUMERI
Al momento di 1.080 farmacie aperte a Roma, 750 svolgono attività di telemedicina. Il “giro di boa” è arrivato nel 2021 con l’avvento della pandemia da Covid-19 e la possibilità di eseguire i test proprio in farmacia da qui le prestazioni citate sono aumentate del 100 per cento in appena un biennio.
Le strutture hanno nel corso del tempo provveduto a comprare i macchinari per svolgere gli esami, come appunto l’elettrocardiogramma, l’holter cardiaco o pressorio, lo spirometro.
LA PIATTAFORMA
Nella piattaforma dedicata al sistema sono registrati anche moltissimi medici specialisti che operano sia a Roma e nel Lazio ma anche in altre Regioni. «Da settembre e per il successivo trimestre contiamo di svolgere circa 5mila elettrocardiagramma - conclude ancora Cicconetti - i clienti potranno portare la prescrizione e se esentati non pagare nulla, altrimenti il solo ticket al resto ci penserà la Regione Lazio grazie ai fondi governativi per la “farmacia dei servizi”. Siamo certi che questo percorso di collaborazione contribuirà a ridurre le liste di attesa per molte prestazioni».
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