Pomezia, avanti Zuccalà. Sorpresa Fucci: il ribelle sfida gli ex amici M5S

Pomezia, avanti Zuccalà. Sorpresa Fucci: il ribelle sfida gli ex amici M5S
di Moira di Mario
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Lunedì 11 Giugno 2018, 07:06
E' sfida tra attivisti 5 Stelle a Pomezia. Il 24 giugno prossimo si sfideranno al ballottaggio il sindaco uscente ed ex grillino Fabio Fucci (24,7 per cento) e il pentastellato Adriano Zuccalà (40,4 per cento).
I due fino a tre mesi fa erano insieme nella stessa maggioranza, poi la mozione di sfiducia al primo cittadino presentata e votata proprio dai suoi dopo che Fucci aveva deciso di uscire dal Movimento per presentarsi alle elezioni per la terza volta e correre con due liste civiche: Essere Pomezia e Fucci il Bene in Comune. Contro ogni previsione della vigilia, che dava il centrodestra di Pietro Matarese al ballottaggio con i 5 Stelle, Fucci - il Pazzarotti del Lazio - è riuscito a capovolgere ogni pronostico ottenendo di nuovo la fiducia degli elettori.

LO SCRUTINIO
A rilento lo spoglio delle 49 sezioni dove hanno votato 27.258 aventi diritto, pari al 56,23 per cento. L'affluenza è stata più bassa sia rispetto al 4 marzo scorso, sia a 5 anni fa dove si era attestata al 61,4 per cento. Lo spettro dell'astensionismo ha tenuto in ansia per tutta la giornata i sei candidati sindaco. Solo dopo cena c'è stata l'assalto alle urne. A Pomezia la corsa è stata a sei: si sono sfidati Antonio Aquino, avvocato di 56 anni, con la lista Progetto Pomezia (1,6 per cento); Stefano Mengozzi (centrosinistra) con 19,5 per cento, giornalista e imprenditore di 36 anni, sostenuto da Pomezia Domani, Pd, Psi e Unione imprenditori lavoratori socialisti; Matarese (centrodestra) con 22,6 per cento, generale della guardia di finanza di 63 anni, con Msi, Lega, FdI, Lista dello Scarpone - Pirozzi, FI, III Myllenium e Udc; Roberto Camerota, 51 anni di Torvaianica, per CasaPound con lo 1,08 per cento. Infine i due sfidanti al ballottaggio: Fucci e Zuccalà.

La mattina e il pomeriggio nessuna coda fuori dai 12 plessi scolastici, nessuna discussione all'interno. Insomma la giornata è filata liscia, quasi noiosa. Molto, invece, il pressing fuori dai seggi da parte dei candidai consiglieri attaccati ai telefonini: «Venite a votare, non disertate le urne». Tanti, invece, i controlli fuori dalle urne da parte di carabinieri, guardia di finanza, Polizia di Stato e agenti della municipale, impegnati anche ieri a fare le multe ai soliti cittadini incivili. Come davanti alla scuola media Publio Virgilio Marone di via della Tecnica dove c'è stato chi ha parcheggiato l'auto al posto riservato ai disabili senza averne alcun diritto per non fare qualche passo in più a piedi.

L'ANAGRAFE
«Dal 4 marzo alla vigilia del voto di oggi - dicono dall'anagrafe - abbiamo rilasciato e distribuito oltre seimila tessere elettorali. I cittadini che vengono qui oggi hanno tutti perso o rovinato la tessera». Tra i tanti elettori che hanno deciso di non votare c'è stato anche chi, dopo 13 anni, si è invece ricordato di tornare alle urne. «E' stato un caso davvero strano - aggiungono dal Comune - un signore che sosteneva di essere residente a Pomezia da poco. Invece dai nostri controlli abbiamo potuto verificare che non votava dal 2005. Ha saltato politiche, referendum, europee, amministrative, regionali. Insomma diversi turni elettorali. Evidentemente non trovava più la tessera».
 
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