Via Veneto, la "dolce vita" delle auto
sui marciapiedi: passeggiata a ostacoli

Via Veneto, la "dolce vita" delle auto sui marciapiedi: passeggiata a ostacoli
di Alessia Marani
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Giovedì 19 Giugno 2014, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 21:39
Via di Porta Pinciana: ore 9.40, ore 12, 15 e 19 di marted. Lo scenario sempre lo stesso: auto e berline in doppia fila, oppure lasciate in sosta irregolare sotto i cartelli del “divieto di sosta” in bella vista.



Con l’accesso alla Ztl di via Crispi perennemente ostacolato dalle vetture parcheggiate alla male e peggio sul lato destro della carreggiata. Eppure c’è anche un parcheggio privato accanto dove potere lasciare l’auto. Ma non c’è niente da fare: l’automobilista indisciplinato non cede. E non ha paura nemmeno della contravvenzione. Di vigili in zona nemmeno l’ombra.



DOLCE SOSTA

Via Veneto: ore 12 e ore 15 di ieri. Ci si sposta solo di qualche metro, stesso quadrante del centro storico, nel reticolo di vie strette tra piazza Barberini e il Muro Torto che affaccia sull’ingresso di Villa Borghese. Qui non ci sono solo le doppie file che vanificano l’effetto fluidificante sul traffico della corsia preferenziale per i mezzi del trasporto pubblico, i taxi e gli Ncc (il noleggio con conducente), ma il marciapiede della Dolce Vita, quello dei bar di lusso coi tavolini fuori degli alberghi scintillanti da Mille e una notte, è invaso da Smart, berline tirate a lucido e minicar. Qui si parcheggia ovunque, dove capita. Scendendo di corsa dall’auto e mollandola sui lastroni grigi dei marciapiedi, davanti alle fioriere, sulle strisce pedonali, obbligando allo slalom i passanti e i tanti turisti a cui Roma appare sempre di più come una città senza regole. Pochi le rispettano, nessuno sembra farle rispettare.



SEGNALI SNOBBATI

Appena imboccata la discesa di via di Porta Pinciana è già tutta una fila di parcheggi selvaggi. Alle 9.40 un’Audi scura è piazzata indisturbata sotto il segnale di divieto di sosta con rimozione. Davanti una Mini Cooper e una Renault Scenic, ce ne sono già decine. Dopo un paio d’ore, sul lato sinistro, non c’è più soluzione di continuità tra i (pochi) posti regolari a pagamento sulle strisce blu e gli irregolari. Si comincia da una 500 vecchio modello, fino a scendere davanti ai grandi alberghi e allo slargo con via Ludovisi. Sul lato destro della via (che è a senso unico) non va meglio: auto e furgoni vengono parcheggiati occupando in parte il piccolo marciapiede. I pedoni riescono a passare a fatica. I disabili non passano, nemmeno le mamme coi passeggini. Alle 17 e alle 19, la situazione non migliora. Al posto della vecchia 500 c’è una Smart, l’Audi che la mattina era in sosta irregolare a sinistra, ora è sull’altro marciapiede. Una 500 nuovo modello si sistema accanto all’area coperta di un ristorante etnico e restringe la carreggiata.



PEDONI IGNORATI

Tra le immagini di una Città Eterna abbandonata all’incuria, nello sprezzo e nell’indifferenza di chi si sente autorizzato a fare tutto, di sicuro i turisti porteranno a casa anche quella della casbah di via Veneto. Ore 12: una Smart bianca è stata lasciata completamente sul marciapiede all’incrocio con via Campania. Un camioncino e un furgone occupano mezza corsia preferenziale. Le ruote giganti sul marciapiede. Alle 15 un’altra Smart grigia e una berlina scura sono sul marciapiede, una station wagon sulle strisce pedonali. Un turista tedesco spinge il passeggino con suo figlio sopra. Guarda la Smart, si gira: «It’s Rome».
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